Resoconto della seduta n.93 del 06/12/2022
SEDUTA N. 93 DEL 6 DICEMBRE 2022

La seduta inizia alle ore 10,55

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta n. 93 del 6 dicembre 2022. Do per letti i processi verbali delle sedute nn. 91 e 92 rispettivamente del 29 e 30 novembre 2022, i quali, ove non vi siano opposizioni, si intendono approvati ai sensi del comma 4 dell'articolo 53 del Regolamento interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni a loro distribuite con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.

Interrogazione n. 629 – a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Rossi
“Stato di avanzamento mozione n. 273 del 28/09/2022 ad iniziativa dei Consiglieri Rossi e Bilò”.

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 629 – a risposta immediata – del Consigliere Rossi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Consigliere Rossi, temo di non doverle dare notizie confortanti in questo senso, mi ricordo questa cosa che è stata approvata qualche settimana fa, se non sbaglio.
Premetto che il Consorzio di bonifica è seguito dal Settore agricoltura tendenzialmente, ma non voglio esimermi dal dare questa risposta anche perché tocca un tema importante legato all'alluvione. Ho solo precisato.
Le dico quello che mi è stato riportato dagli uffici, quello che il Dipartimento diretto dal Dirigente XY mi ha relazionato, mi ha detto che l'estratto del processo verbale di approvazione della mozione n. 273, alla quale fa riferimento questa interrogazione, è stato trasmesso solo in data 5 dicembre 2022, di conseguenza il Dipartimento non può aver preso iniziative da ieri, né per rispondere a questa interrogazione nè per proseguire in quel tipo di attività. Scrive anche che la Regione Marche in questa fase non ha potestà di annullare la riscossione dei contributi di bonifica, né di disporre condoni o sanatorie, se non previa modifica della legge regionale che regola il Consorzio di bonifica. Per il momento ci si impegna a richiedere quanti sono i contribuenti non tenuti a pagare il contributo residenti dei Comuni alluvionati, a quanto ammonta il contributo di bonifica rispetto ai contribuenti di queste zone e a quanto ammontano i bollettini delle cartelle non pagate negli anni precedenti dagli stessi. Solo all’esito del riscontro, che fornirà il Consorzio di bonifica, trattandosi di una funzione di sua esclusiva competenza, la Regione potrà valutare lo stanziamento di una somma in sostituzione.
Chiediamo al Consorzio di bonifica la disponibilità di evitare questi pagamenti, ne prenderemo atto con piacere, se non la dà e noi vogliamo tener fede, come credo che sia giusto, a questa mozione dovrebbe la Regione Marche a rimborsare il Consorzio di bonifica.
Queste sono le risposte che le do in maniera molto fredda, se mi permette, anche perché il Dipartimento è stato investito solo ieri di questa situazione, per cui ho anche difficoltà ad andare oltre. Non abbiamo potuto approfondire questa cosa, né precedentemente prendere contatti con il Consorzio di bonifica, cosa che faranno gli uffici già da oggi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Non ce l’ho con lei, però tutto ciò credo che sia abbastanza scandaloso, il Consiglio regionale approva all'unanimità una mozione mia e del Consigliere Bilò, che richiede una determinata cosa su una questione seria e impellente che riguarda migliaia di cittadini marchigiani colpiti dall'alluvione e questa non è stata trasmessa. Consiglieri della minoranza l'avete votata anche voi.
Credo che questa sia una cosa scandalosa, mi appello alla Giunta affinché queste cose non avvengano più. Presidente Latini, mi appello anche a lei e al suo spirito garantista e anche molto professionale all'interno di questa Aula.
Una mozione del Consiglio regionale che dice una determinata cosa viene completamente ignorata, addirittura ho dovuto fare un'interrogazione per chiedere l'esito, se non l’avesi fatta la mozione non sarebbe stata trasmessa a nessuno, perché nessuno si era accorto della questione.
Ieri sera sono stato al Comitato degli alluvionati del Misa e del Nevola a Pianello di Ostra ed ho affrontato anche delle questioni che riguardano l'alluvione ed anche il post alluvione, c'è una situazione seria, con questa mozione andavamo a chiedere l'annullamento e la rottamazione delle cartelle del Consorzio di bonifica nei Comuni alluvionati e c'era un perché. Dagli stessi dati forniti dal Consorzio di bonifica c'erano tante opere richieste nelle zone alluvionate e mai fatte, tra l’altro, mi permetto di dire, la Regione deve prendere una decisione. E’ assurdo che il Consorzio di bonifica continui a fare imperterrito quello che faceva prima, anzi peggio. Inaugurazioni di mega sedi a Pesaro ed il Presidente del Consorzio di bonifica, che è un ente pubblico economico, si permette dai social di insultare i cittadini alluvionati, potete guardarli sono pubblici, si permette di beffeggiare quelle popolazioni annunciando chissà quali interventi fatti dopo l'alluvione, che dovevano essere fatti prima.
Ci sono tante criticità dietro a questo ente ed è ora che la Regione prenda in mano la situazione e la riforma del Consorzio di bonifica, che ho depositato ormai tanto tempo fa, che giace in Commissione perché c'è qualche associazione di categoria che invece di fare l'interesse dei propri associati fa l’interesse di qualche quadro dirigente della stessa associazione e gli interessi particolari di qualcuno. Noi l’abbiamo inserita anche all'interno del nostro programma elettorale, a pagina 23, quindi, che questa riforma sia portata avanti e che le prese in giro finiscano. Mi auguro che questa riforma a gennaio, quando riprenderemo, possa scorrere in Commissione ed essere portata in Aula, ora più che mai questo ente deve essere riformato a fronte anche dell'atteggiamento che il suo Presidente ha nei confronti dei cittadini ed in primis nei confronti dei cittadini alluvionati.
Abbiamo chiesto una cosa e spero che la Regione da subito chieda al Consorzio di bonifica di annullare le cartelle di pagamento, di rottamare il pagamento dei bollettini di bonifica e le cartelle perché dopo il danno i cittadini alluvionati subirebbero anche la beffa con le recapitate cartelle per lavori fatti solo in parte e questo è stato dimostrato dallo stesso Consorzio di bonifica.
Ogni mese farò un’ interrogazione fin quando la Giunta non si sveglierà su questa questione e non porterà in discussione questa riforma affinché questo consorzio sia riformato. E’ un ente pubblico economico controllato dalla Regione Marche.
Da una parte c’è il Consorzio di bonifica che apre mega sedi e fa parate, dall’altra ci sono gli alluvionati che devono subire i danni anche di questo ente, che in molti casi e in quei posti non ha funzionato. Grazie.

Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui

Interrogazione n. 630 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo
“Tempi di ripristino piena funzionalità del Dipartimento Materno-Infantile presso il Presidio Ospedaliero San Salvatore di Pesaro”

Interrogazione n. 637 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Mangialardi, Bora, Biancani, Casini, Mastrovincenzo
“Urgenza garanzie in merito al mantenimento del blocco materno-infantile e relativo punto nascita di Urbino, oltre a quelli di Pesaro e Fano”
(abbinate)
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le interrogazioni n. 630 – a risposta immediata - dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e n. 637 – a risposta immediata - dei Consiglieri Vitri, Mangialardi, Bora, Biancani, Casini, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La mia risposta è telegrafica, come avevamo preannunciato in questa sede da ieri è stato riaperto il reparto di Pesaro, tutti e tre i reparti, e contestualmente non c'è nessun tipo di problema per la funzionalità.
L’interrogazione n. 637 chiede garanzie in merito al mantenimento del blocco materno infantile di Urbino. Non c'è nessun tipo di previsione di intervento per diminuirne l'efficienza. Da ieri, come avevo preannunciato in questa sede, sono stati riaperti Pesaro, Fano e Urbino e il sistema funziona perfettamente.
Tenendo conto che dall’1 gennaio entrerà in vigore la riforma sanitaria e verrà istituita l'Azienda sanitaria territoriale n. 1, è chiaro che nella riorganizzazione del complesso sistema dovranno essere riorganizzate tutte le risorse disponibili e le professionalità necessarie sulla base della domanda.
Questo è il risultato, al di là di quello che è stato scritto sui giornali, che devono uscire tutti i giorni, gli editori devono vendere i giornali tutti giorni.
La riapertura di questi reparti è stata il frutto di una collaborazione tra Marche nord e l'Area Vasta 1 in modo da ottimizzare tutte le risorse.
Non nascondo che in questo momento i servizi garantiti sono stati acquistati sul mercato, le cosiddette cooperative, si è reso necessario acquistarli da tempo per mantenere la funzionalità.
Per Urbino e per Pesaro i reparti sono perfettamente funzionanti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore Saltamartini, che rispetto alle promesse annunciate in Aula è stato di parola.
La mia interrogazione potrebbe sembrare da pazzi tre giorni prima dell’apertura, ma nasce dal fatto che alcuni esponenti della maggioranza avevano fatto trapelare il possibile rinvio di questa apertura, anche il Direttore del Dipartimento.
Mi sono preoccupato, ma la mia apprensione è stata superata dal fatto che il reparto è stato aperto.
Ricordo che durante la chiusura c'è stato un aumento della mobilità passiva di circa il 20%, ma la cosa che mi stupisce più sono le dichiarazioni che ha fatto chi oggi guida quel reparto ed ha equiparato le due strutture di Pesaro e Fano dicendo che se apre una l’altra può essere chiusa e che Fano potrebbe soddisfare le esigenze della nostra provincia. Così non è perché il reparto di Pesaro è un’eccellenza, un riferimento anche per gli altri reparti, sia per Urbino che per Fano, l’unico reparto che ha la possibilità di avere a fianco la chirurgia, l’urologia, l’emodinamica, il centro trasfusionale, in grado di gestire l'emergenza urgenza e fino ad oggi le mamme che avevano qualche difficoltà dovevano essere trasportate da Fano a Pesaro.
Il reparto di Pesaro non è uno dei tre reparti, ma è una struttura di riferimento e chiuderlo avrebbe voluto dire privare la provincia di Pesaro e Urbino di un reparto che viene considerato di eccellenza, in grado di avere quelle attività multidisciplinari che consentono di intervenire anche nei casi più gravi.
Questo non vuol dire che durante l'apertura Fano non sia stata una sicurezza, ma con l’apertura del reparto di Pesaro questa sicurezza è aumentata e noi dovremmo garantire il massimo a tutti i nostri cittadini.
La ringrazio e la invito a proseguire con la possibilità di fare concorsi perché mi auguro che l'assunzione di personale esterno, dai privati, sia una fase temporanea e provvisoria e che si riesca nel tempo ad assumere pediatri in pianta organica per garantire il servizio pubblico al 100%. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Visto che le interrogazioni sono state abbinate vorrei unirmi e sottoscrivere le dichiarazioni del Consigliere Biancani in merito al ringraziamento per la riapertura del blocco materno infantile di Pesaro, che era stato promesso da tanto tempo, finalmente una riapertura dovuta a tutto il nostro territorio.
Tuttavia sono scattale le preoccupazioni per gli altri punti nascita, Fano e Urbino, perché, come avrà visto anche lei sulla stampa, le dichiarazioni arrivate dal personale sanitario, sopratutto dell’ospedale di Urbino, hanno destato un po’ di preoccupazioni, consideraro che la stessa cooperativa che ha vinto il bando di gara per l'ospedale di Pesaro è quella che fornisce medici e infermieri anche al nosocomio di Urbino. Non lo dico io, ma l’hanno dichiarato due o forse tre dei medici che sono a Urbino e saranno trasferiti in questi giorni nel reparto di Pesaro.
Viste le preoccupazioni di quello stesso personale ci chiediamo come sarà sostituito, lei su questo, purtroppo, Assessore, non mi ha dato nessuna risposta.
Spero che le sue garanzie siano confermate nei prossimi giorni, ha detto che tutti e tre i punti nascita rimarranno attivi, voglio sperare che rimarranno attivi sia Pesaro che Fano che Urbino perché questo è il vostro piano sanitario, l’avevate promesso in campagna elettorale, annunciato, ora vedremo se i fatti seguono le parole. Chi lavora in quei nosocomi è molto preoccupato, soprattutto per l’arrivo massiccio delle cooperative, in quanto è la stessa cooperativa a fornire il personale sia a Urbino che a Pesaro. Non possiamo fare il gioco delle tre carte, spostare il personale da Urbino a Pesaro e pensare che ad Urbino non ci sia disagio.
Felicissimi dell’inaugurazione a Pesaro, ma ci auguriamo che non rimanga scoperto Urbino, Assessore, la invito a provvedere al più presto prima che il reparto sia scoperto. Grazie.

Interrogazione n. 632 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Mastovincenzo, Vitri “Revoca designazioni nomine ERAP Marche”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 632 – a risposta immediata - dei Consiglieri Carancini, Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Mastovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Dovrò rispondere a due interrogazioni con la medesima risposta, una presentata dal Partito Democratico e una dalla Consigliera Ruggeri, avente lo stesso oggetto: “Nomina del segretario responsabile dell’Erap Marche”.
Ho un'unica risposta, le volete insieme oppure do due risposte identiche?

PRESIDENTE. Procediamo con l’interrogazione n. 632.

Goffredo BRANDONI. Do lettura della risposta all'interrogazione del Partito Democratico ad oggetto: “Revoca designazioni nomine Erap Marche”.
La legge regionale n. 49 del 2018 ha provveduto al riordino del sistema regionale delle politiche abitative, con la normativa sopra citate sono stati introdotte novità nell'organizzazione dell’Erap Marche, modificando la legge regionale n. 36 del 2005. Nello specifico, con l'introduzione dell'articolo 23 quater, al comma 1, viene definito che, ai fini del contenimento della spesa e dell'integrazione funzionale dell'attività, il consiglio di amministrazione nomina su designazione della Giunta regionale, il segretario dell’Erap Marche tra i dirigenti in servizio presso il medesimo ente, presso le strutture organizzative della Giunta regionale, presso gli enti dipendenti della Regione e gli enti del servizio sanitario regionale. Il Segretario conserva la direzione della struttura amministrativa di provenienza e il trattamento giuridico economico del contratto relativo al comparto di riferimento.
Con delibera n. 4 del 2019 dell'Erap Marche, che ha modificato la precedente deliberazione n. 1 del 3 giugno 2019, viene individuata la data del 31 luglio 2022 come termine dell'incarico dell'attuale Segretario dell'ente. Il novellato articolo 25 della legge regionale n. 36 del 2005 prevede ai commi 2, 3, 4 che:
- a ciascun presidio è proposto un responsabile nominato dal Consiglio di amministrazione di cui all'articolo 23, su designazione della Giunta regionale tra i dirigenti dell’Erap Marche;
- la Giunta regionale può designare il responsabile del presidio anche tra i dirigenti in servizio presso le strutture organizzative della medesima, nonché presso gli enti della Regione. In tale ipotesi i dirigenti sono collocati in aspettativa non retribuita;
- la Giunta regionale determina il trattamento economico del responsabile del presidio in misura non superiore a quello previsto per i dirigenti regionali.
Con delibera del Consiglio d'amministrazione dell’Erap Marche del 4 luglio 2019 si stabilisce che gli incarichi dei responsabili del presidio provinciale terminano il 31 luglio 2022 e comunque non oltre la nomina di nuovi responsabili del presidio qualora la successiva a detta scadenza..
In prossimità del termine sopraindicato ,in data 26 luglio 2022, la Giunta regionale condivide all'unanimità la comunicazione dell'Assessore Castelli; ne consegue, ai sensi dell'articolo 21 del regolamento interno dalla Giunta regionale, l'adozione della delibera 961/2022 inerente alla designazione del Segretario dei responsabili dei presidi provinciali, individuando dei dirigenti dell' Erap Marche. il Presidente del CdA dell' Erap ha ritenuto di non procedere immediatamente al conferimento di nuovi incarichi e con successiva nota protocollo 27448 del 4 agosto 2022 ha comunicato l'adozione della delibera n. 197/2022 di proroga degli incarichi in essere fino al 31 ottobre, questa è stata la prima proroga, chiedendo contestualmente un riesame delle designazioni effettuate dalla Giunta.
In data 27 ottobre 2022, il Consiglio d'amministrazione dell’Erap, per dichiarate ragioni di continuità dell'azione amministrativa, ha deciso di adottare la delibera 248, proponendo alla Giunta regionale di prorogare di ulteriori 60 giorni incarichi dirigenziali del Segretario e dei responsabili dei presidi provinciali, dando contestualmente il mandato al Presidente del CdA di provvedere con apposito decreto. Ne consegue l'adozione del decreto del Presidente del CdA n. 37 del 31 ottobre 2022, di proroga di tutti succitati incarichi fino al 30 novembre 2022.
Con proprio atto n. 250 del 4 novembre 2022 il CdA, nel ratificare il decreto del Presidente dell’Erap, modifica la scadenza degli incarichi del Segretario e dei responsabili provinciali prorogandoli fino al 16 dicembre.
In data 7 novembre 2022 la Giunta regionale, condividendo all'unanimità la comunicazione dell'Assessore, del sottoscritto, ha revocato la delibera di Giunta regionale n. 961/2022 e demandato a successivo atto la designazione del Segretario e dei responsabili provinciali dell’Erap, a seguito di ulteriori approfondimenti e ha incaricato il Segretario generale di redigere conforme deliberazione, ai sensi dell’articolo 21 del regolamento interno della Giunta. La stessa ha assunto il numero di repertorio 1456/2022.
Il Consiglio di amministrazione dell’Erap con deliberazione 276 del 2022, preso atto della suddetta deliberazione della Giunta, ha ritenuto superate le criticità di cui alla deliberazione n. 197 del 3 agosto ultimo scorso e, di conseguenza, ha ritirato la relazione correlata alla deliberazione consiliare 197/2022, restando in attesa di nuovo atto deliberativo.
Da quanto sopra esposto, la Giunta regionale provvederà ad una nuova designazione del Segretario ed dei responsabili dei presidi provinciali entro il 16 dicembre 2022 nel rispetto del percorso stabilito dagli articoli 23 quater e 25 della legge regionale n.36 del 16 dicembre 2005. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Assessore, il dubbio viene se lei ha letto la mia interrogazione a risposta urgente, se è un ingenuo o consapevole.
Chiedevo delle cose, lei ci ha ricordato tutti gli articoli, però penso che lei debba venire in Aula adeguatamente informato.
Questa è un'altra brutta storia del modello Marche, che va raccontata. A luglio c'è una delibera della Regione Marche che designa i componenti di Erap, il 3 agosto, non il Presidente, ma il CdA dell'Erap rimanda indietro i nominativi che lei puntualmente ha fatto dicendo che ci sono significative criticità. Le persone che vengono indicate dalla Giunta regionale sono tutti dipendenti pubblici della Regione o di società, soggetti particolari.
Ci si lascia condizionare dal CdA dell’Erap che dice che ci sono significative criticità, non solo, accanto a questa delibera il Cda o il Presidente, questo non lo sappiamo, poi dirò, fa una relazione riservata su queste persone, come se ci fosse qualcosa da nascondere o qualcosa di particolarmente segreto e non dichiarabile.
Dopo questa restituzione da parte del CdA di Erap succede che la Regione Marche revoca la propria delibera di luglio, affermando che probabilmente aveva ragione.
Ho chiesto quali erano le criticità, Assessore, la Regione non è casa vostra, voi dovete rispetto agli atti pubblici spiegarci cosa è avvenuto, cosa riguarda quelle sei persone, un Segretario e cinque persone.
Nell’interrogazione la domanda che faccio è se la prossima volta l’accesso agli atti lo debbo fare ad un quotidiano regionale, che ha avuto, grazie non so quali ..., la relazione sui perché, perché non abbiamo la relazione, non sappiamo per quali ragioni sono state messe in discussione le sei persone.
E’ evidente, delle due cose una, o voi come Giunta fate le nomine di Erap, attenzione, a scapito delle persone, dei progetti PNRR, di tutta l'attività che si è fermata, non fate i curriculum e non capite chi nominate, oppure siete tenuti in sospeso, per usare un altro termine, dal CdA dell’Erap, il quale vi dà uno schiaffo in faccia e vi dice che non ci sono le condizioni oppure c’è una faida politica tra Starsky e Hutch, cioè il Consigliere Ciccioli e XY, contro qualcun altro.
Siete un’istituzione pubblica, ci dovete spiegare e dire cosa è successo perché mettete in cattiva luce i sei soggetti, dipendenti pubblici, oppure dovete dirci perché questi sei soggetti pubblici legittimamente sono stati revocati.

PRESIDENTE. La prego di concludere.

Romano CARANCINI. Ho finito, Presidente, mi prendo qualche altro secondo.
Questa è l’ennesima storia che portate avanti rispetto a questa vicenda, che fa seguito a quello che è successo alla Form, all'ufficio della ricostruzione. Un modello Marche fatto di amici degli amici, sodali politici, consiglieri non eletti, candidati non eletti o addirittura soggetti che hanno relazioni particolari con voi. Non siete a casa vostra, Assessore, voi siete in un'istituzione e lei che è arrivato da poco non si faccia infinocchiare da questo punto di vista, ha il dovere di dirci come stanno le cose.
Questo è il l’ennesimo pessimo esempio di come governate la Regione. Grazie.

Interrogazione n. 634 – a risposta immediata -
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Cesetti, Bora, Biancani, Carancini, Casini, Vitri
“Licenziamenti alla Fondazione Città di Senigallia”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 634 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Cesetti, Bora, Biancani, Carancini, Casini, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. La delibera di Giunta n. 169 del 28 febbraio 2022 ha attribuito al Commissario straordinario "un mandato generale volto ad adottare tutti gli atti di ordinaria e/o straordinaria amministrazione, necessari a ristabilire la condizione di fisiologica operatività della Fondazione, superando o risolvendo le criticità più rilevanti", assicurando la prospettiva di una sana gestione economico-finanziaria.
Negli anni passati la suddetta Fondazione ha prodotto pesanti perdite di bilancio, con un disavanzo globale di alcuni milioni di euro,e crisi di liquidità, senza che sia stata posta alcuna azione di risanamento.
Anzi, la stessa ha anche intrapreso operazioni immobiliari, oggi sotto la lente della Magistratura e dell’Autorità nazionale anticorruzione, quali per esempio l'acquisto dell'immobile sede del Museo dell'Informazione, venduto dal Comune di Senigallia alla Fondazione, utilizzando denaro per circa 1.300.000 euro, proveniente da un indennizzo di esproprio da parte di Autostrade per l'Italia spa, che non doveva essere assolutamente impiegato.
Tra l'altro è bene ricordare che il Consigliere regionale, primo firmatario dell'interrogazione, al tempo di tale operazione e+ra Sindaco della Città.
Dagli atti allegati al report redatto dall'ultimo CdA della Fondazione, presieduto dall'Avv. XY e sottoscritto da tutti i membri, compresi quelli di nomina della minoranza consiliare, emerge che il suddetto Consigliere regionale partecipò, quale Sindaco, al CdA dell'Ente per parlare dell'acquisizione dell'immobile adibito al Museo dell'Informazione. Successivamente fece indire una gara pubblica alla quale partecipò solo la Fondazione, utilizzando denaro che, a breve, l'Ente potrebbe dover restituire ad Autostrade per l'Italia.
Questa è une delle tante vicende che riguardano la Fondazione, che hanno prodotto una pesante situazione finanziaria; pertanto la Regione ha chiesto all'Avv. XY di risanarla.
In merito a quest'ultimo aspetto ricordo che appena insediatosi il nuovo CdA, presieduto dall'Avv. XY, tra le tante irregolarità, non ha trovato oltre 200 delibere perché mai trascritte e formalizzate.
Entrando nello specifico dell'interrogazione, da interlocuzioni intercorse si anticipa che a fine anno verranno resi noti i risultati importanti dell'attività di risanamento, utili per affrontare nell'anno 2023 alcune pratiche complesse che gravano sull'Ente.
Tali risultati sono frutto di molteplici interventi di risanamento e di ristrutturazione aziendale.
L'esternalizzazione della cucina, quindi, rientra nell'ambito del processo di ristrutturazione aziendale dell'Ente, come voi stessi affermate nell'interrogazione, per cui non si comprende quali iniziative la Regione dovrebbe intraprendere per arrestare un'azione che sta producendo risultati positivi.
Dai documenti avuti dal Commissario circa tale esternalizzazione emerge che:
1. II risparmio stimato da tale operazione è di 71.000 euro circa annui, importo considerevole per un Ente che per anni ha prodotto bilanci negativi per milioni.
2. Il Commissario ha provato prima a reperire una soluzione interna per sopperire alle problematiche della cucina, ma uno dei dipendenti, dopo un breve periodo in cui aveva dato prova di svolgere adeguatamente il ruolo di cuoca, ha poi declinato l'opportunità lavorativa e questo ha impedito di riequilibrare interamente il personale con le seguenti diseconomie che hanno indotto al licenziamento dei tre soggetti.
3. Il Commissario, nel licenziare i 3 dipendenti, si è preoccupato di ricollocarli nella ditta assegnataria del servizio cucina o di quella che sarebbe risultata assegnataria del servizio pulizia, e di tale impegno ci sono evidenze documentali.
Pertanto, anche in scelte non semplici quale quella indicata, si è sempre perseguito il fine di tutelare le persone e il livello occupazionale: nessuno andrà a casa o sarà privato dello stipendio.
Peraltro due dei dipendenti, con l'assunzione presso la ditta assegnataria del servizio cucina, migliorerebbero la situazione lavorativa sotto un profilo economico.
Perché ci chiedete di fermare tale opera virtuosa di buona amministrazione?
Il Commissario XY non solo sta producendo ottimi risultati nell'ottica del risanamento, ma lo fa con attenzione verso i dipendenti e con garanzia di qualità per i servizi erogati, per cui a lui va il nostro plauso e riconoscimento.
Ci auguriamo che, finalmente, i proponenti possano valutare con serenità e senza parzialità tali scelte, comprendendo una volta per tutte che il commissariamento è l'esito dovuto per una precedente gestione, oserei dire discutibile, da parte dei passati CdA.
Infine, quanto al ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, lo riteniamo pretestuoso, e comunque infondato in fatto ed in diritto.
Gli Uffici regionali hanno prontamente inviato prima alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, poi anche al Consiglio di Stato, sia la documentazione amministrativa che tutte le articolate argomentazioni giuridiche e legali. Grazie.

PRESIEDE IL PRESIDENTE
Dino Latini

PRESIDENTE. Tre minuti quasi di risposta in più anche a lei come replica il tempo stabilito più la deroga che abbiamo concesso, considerata anche la particolarità della risposta.
Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Buongiorno e grazie anche per il tempo che eventualmente mi prenderò in più.
Assessore, mi ripeta quello che ha letto perché lei non sa in questo momento di cosa sta parlando, non lo sa, ha letto, mi faccia almeno un riassunto.
Presidente, lo dico a lei, non lo permetto a nessuno perché abbiamo fatto una interrogazione a risposta immediata e l'Assessore sta nel merito della richiesta e non mi citi rispetto al percorso precedente nel mio ruolo, che non attiene al tema.
Il Consigliere Mangialardi non è qui come Sindaco, non si deve permettere, Assessore, studi, si metta da una parte col foglio, lo ripeta a qualcuno e poi torni qui.
Dov’è la Fondazione città di Senigallia? Me lo dica, lei non lo sa, non sa di cosa sta parlando e chi le ha preparato la risposta l’ha fatto artatamente perché oggi lei doveva venire qui e dirci che cosa vi stava indignando perché il commissario, che era candidato con voi nelle liste vostre, che è stato trombato dalla città di Senigallia, l’avete recuperato prima come Presidente della Fondazione poi, siccome non era remunerato, si è dimesso e l’avete nominato, con responsabilità di tutti . Non proprio di tutti perché la mozione che abbiamo presentato non tutti l’hanno votata, con la quale chiedevamo di revocare quel provvedimento. Avete costruito la poltrona e avete messo il commissario XY e gli avete dato i soldi, che paga la Fondazione, e li avete tolti al cuoco che ha licenziato per pagarsi il proprio stipendio. Questo è avvenuto.
Oggi lei doveva venire qui dicendo candidamente che non conosceva la situazione, dicendo: “Consiglieri, me ne faccio carico” perché non si possono licenziare in tronco quattro dipendenti. Non è vero che sono state aperte le procedure, chi glielo ha scritto, Assessore”. Quando lei ha letto doveva domandarsi: “ Ma sarà vero che sono state aperte le procedure rispetto al 2112?”.
Non è vero, Assessore, lei non sa nulla e non la giustifica nemmeno il fatto che sia nuovo perché voi nascete pronti e dovete arrivare capaci, non potete arrivare qui incapaci almeno di interpretare la responsabilità di chi dalla sera alla mattina è stato licenziato per un delirio di onnipotenza del Commissario XY, con responsabilità vostra, perché l’avete nominato e avete bocciato la nostra mozione, con la responsabilità enorme del Comune di Senigallia che in maniera ignavia e con un atteggiamento di grande irresponsabilità non ha nominato un nuovo consiglio di amministrazionec, ha fatto peggio, non ha controllato perché se oggi voi chiamate il Sindaco di Senigallia vi dirà: “Non devo fare nulla, non c’entro nulla, non so nulla”. Sempre meglio dell'atteggiamento suo, Assessore, sempre meglio dire non so nulla, non tocca a me, tocca alla Regione.
Sono deluso, imbarazzato, ha richiamato in campo i ruoli del passato, la vendita, chi gliel'ha chiesto, sappiamo tutto, qui lei non c'era, non ha studiato, ma abbiamo fatto un dibattito approfondito rispetto a quell’atto, dovevate controllare perché non sono convinto, Assessore, che il Commissario avesse quel tipo di mandato da parte della Regione, non poteva licenziare e se qualche Consigliere regionale ha fatto ricorso al Presidente della Repubblica, insieme ai Consiglieri comunali di Senigallia, dovreste porvi il tema e non sarebbe il caso di fargli assumere dei provvedimenti che potrebbero essere inficiati, quelli sì che potrebbero compromettere il futuro dell’Ente.
Presidente, lei non permetta più che vengano citati i Consiglieri per ruoli che non sono attinenti a quelli che ricoprono in questo momento, a lei, Assessore, ripeto che forse sarebbe meglio arrivare in questa Assise con una maggiore autonomia rispetto alla lettura del dettato con qualche errore. Grazie.

Interrogazione n. 635 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Priorità alle persone con disabilità nelle liste di attesa, nelle visite diagnostiche, nelle prestazioni sanitarie”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 635 – a risposta immediata - dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Presidente, per le interrogazioni a risposta immediata i tempi sono troppo stretti sia per l'esposizione delle risposte che per l'opposizione, ma mi rimetto al giudizio dei colleghi.
La risposta è la seguente. Per le situazioni che mettono a rischio la vita dei pazienti il setting di riferimento è il pronto soccorso.
Il caso descritto dall’interrogazione è improprio, in quanto la torsione del testicolo richiedeva l'accesso al pronto soccorso che avrebbe consentito la valutazione completa in tempi rapidi della condizione clinica ed eventuale intervento chirurgico in urgenza.
Il percorso delle prestazioni ambulatoriali urgenti è sempre correlato a percorsi valutati come ambulatoriali, quindi il tempo di presa in carico è di 77 ore ed è ritenuto congruo per tale tipologia di condizioni. Proprio l’esempio citato evidenzia possibili rischi nell’attivare canali ulteriori per la gestione di condizioni cliniche che richiedono una valutazione spesso multidisciplinare e non possono essere gestite in percorsi ambulatoriali.
Esiste un problema di sovraffollamento dei pronto soccorso per gli accessi inappropriati, ma non si possono affrontare le problematiche di questo tipo attivando percorsi ambulatoriali. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Sono profondamente insoddisfatta, anche se apprezzo la disponibilità dell’Assessore Saltamartini ad essere qui nonostante la sua convalescenza, di questo gliene do atto.
Assessore, abbiamo celebrato proprio sabato scorso 3 dicembre la Giornata internazionale delle persone con disabilità, un momento di riflessione importante a patto però che non si trasformi in vuote parate prive di sostanza politica, anche di concretezza, che si deve esplicare in scelte precise, in azioni efficaci.
Tra le tante esigenze che ciascuno di noi raccoglie quotidianamente sui propri territori, ho voluto evidenziare una questione che mi sembra particolarmente rilevante per la vita e il benessere delle persone con disabilità, in particolare con disabilità grave.
Manca molto spesso la possibilità di poter accedere a prestazioni sanitarie, a visite ambulatoriali specialistiche in tempi rapidi. Il tema delle liste d'attesa, come sappiamo, colpisce duramente tutta la cittadinanza marchigiana, ma per i disabili è ancora più grave e rischioso dover attendere giorni e giorni prima di essere visitati.
Questo perché anche a causa di una soglia del dolore molto più alta della norma, alcuni disabili gravi non riescono ad avvertire e manifestare per tempo le patologie, e dunque sono soggetti a decorsi molto rapidi della malattia con esiti potenzialmente irreparabili.
A questa interrogazione, nella quale per la natura dell'atto si chiedeva alla Giunta una risposta immediata, di questo sono d’accordo con lei Assessore forse sarebbero più adatti altri tipi di atti ispettivi, annuncio che farà seguito una mozione nella quale sottoporrò in modo molto preciso e puntuale una proposta nella quale vedremo se ci sarà una disponibilità da parte vostra di entrare nel merito con risposte più adeguate. Ritengo che la nostra Regione, per venire incontro a queste situazioni particolari, debba prevedere una corsia preferenziale per le prestazioni sanitarie rivolte alle persone con disabilità anticipando da 72 a 24 ore il lasso di tempo massimo per l' erogazione della prestazione stessa.
Sappiamo bene che il sistema nazionale U, B, D, P delle priorità di accesso alle prestazioni specialistiche ambulatori indica le 72 ore per le prestazioni urgenti, come lei ha detto, ma sappiamo altrettanto bene che alcune Regioni virtuose, penso alla vicina Emilia-Romagna, hanno deciso di prevedere 24 invece di 72 ore.
Le Marche dovrebbero uniformarsi a questa buona pratica se il problema sono i fondi, questo è il momento ideale perché stiamo per discutere il bilancio di previsione triennale 2023-2025.
Quale migliore opportunità per indicare a pochi giorni dalla celebrazione della Giornata internazionale delle persone con disabilità proprio in quella sede gli stanziamenti necessari per finanziare una misura che permetterebbe una vita migliore alle persone con disabilità, il cui benessere deve essere una priorità assoluta per questa Giunta e per questo Consiglio regionale.
Perché, non nascondiamoci dietro alla retorica e all'ipocrisia, sappiamo bene che se tante persone fragili, come XY, disabile grave, oggi stanno riuscendo ad avere controlli rapidi, lo devono soltanto alla passione di bravi medici di buon cuore, che non rispettano le regole e seguono il buon senso.
Diamo quindi un senso vero e concretezza alla Giornata internazionale della disabilità e facciamo sì che le varie celebrazioni non si riducano a mere passerelle politico-istituzionali. Grazie.

Interrogazione n. 633 - a risposta immediata
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Iniziative urgenti per facilitare la somministrazione del vaccino Covid, anche con particolare riferimento alla quarta dose e alla quinta dose per le categorie previste”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 633 – a risposta immediata - della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Il sistema marchigiano di vaccinazione è un ampiamente testato ed ha dimostrato nei mesi precedenti di quest'anno di essere riuscito in due mesi a somministrare 800.000 vaccini. Nei due anni di Covid il sistema sanitario regionale ha somministrato 3.600.000 vaccini, tre dosi per 1.200.000 persone, è un sistema testato che ha anticipato altre modalità organizzative di vaccinazione a livello nazionale.
Ricordo l'apertura dei palazzetti dello sport, già a novembre del 2022, dei test per verificare la possibilità da Covid.
E’ un sistema che ha dimostrato anche sul piano dell'organizzazione, terapie intensive, raddoppio dei posti letto, di avere una sua efficacia. Questo sistema è statp testato e il suo funzionamento è stato allargato, come sappiamo, mediante accordi per la vaccinazione con medici di medicina generale, farmacie e distretti, siamo in grado di affrontare qualunque tipo di emergenza.
La questione sulla vaccinazione è aperta, tiene conto della valutazione del virus Covid 19 che probabilmente non è più lo stesso che determinava le polmoniti interstiziali bilaterali e la valutazione sulla somministrazione della quarta e quinta dose è soggettiva, personale, deve essere compiuta alla luce dei giudizi dei medici di medicina generale e dei sanitari.
Per quanto mi riguarda ritengo che la vaccinazione abbia consentito di frenare questo fenomeno e sia un meccanismo attraverso cui si giunge a frenare la diffusione della pandemia, non ci dobbiamo dimenticare però che l'elevatissimo numero di persone positive, che hanno creato gli anticorpi, hanno determinato un miglioramento generale del sistema di prevenzione.
Rassicuro la Consigliera Lupini sul fatto che il sistema è perfettamente in grado di intervenire e tutto è stato preventivamente lasciato in piedi, ad iniziare dal Covid Center di Civitanova e nei prossimi mesi potremmo valutare di riorganizzare il sistema alla luce dell'evoluzione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente, anche per avermi fatto recuperare l’interrogazione,.
Ringrazio l'Assessore per la risposta, io sono qui a segnalare numerosissime chiamate di utenti fragili, o che hanno avuto un’indicazione alla vaccinazione, cosiddetta quarta o quinta dose, che fanno fatica ad accedere a questo tipo di prestazione per una scarsa disponibilità d’orario dei punti vaccinali allestiti.
Faccio un esempio banale, in alcuni territori, anche piuttosto scomodi da un punto di vista geografico, gli anziani hanno a disposizione un'apertura di due ore settimanali e per chi deve accompagnarli diventa un problema sia spostarli che anndare in un'altra provincia dove si è aperta una slot oppure prendere permessi al lavoro per rientrare in quell’orario.
Porto numerose segnalazioni e chiedo la sua attenzione rispetto alla possibilità di prevedere altre iniziative.
Capisco che il sistema abbia dato i suoi frutti e i suoi servizi, però in questo momento, di indubbia recrudescenza del numero dei positivi, pensare anche all'organizzazione di appositi open day potrebbe andare incontro alle esigenze logistico organizzative delle tante persone, che hanno una volontà, una indicazione, visto che farmacie non dispongono più di questo servizio ed i medici di medicina generale non offrono questa prestazione. Penso che dovremmo cogliere queste sollecitazioni dell’utenza. Grazie.

Interrogazione n. 636 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri
“Misure di contrasto alla povertà energetica”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 636 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La misura di cui all'oggetto dell'interrogazione è una misura aggiuntiva che si affianca al reddito di cittadinanza, al buono sociale energia e ad altre misure relative al tetto del prezzo del gas, alle misure adottate dai Comuni, dagli ambiti sociali, soprattutto è una misura aggiuntiva rispetto a quello che è stato fatto dal Governo con il progetto di legge finanziaria in cui sono state stanziate i 2/3 delle risorse disponibili per abbattere questo tipo di costo.
Voglio anche aggiungere che le risorse regionali pari a 100.000 euro, tenuto conto di questo quadro, del fatto che non si tratta di una misura isolata, ma che entra e agisce in un contesto di provvidenze pubbliche piuttosto esteso, sono state oggetto di discussione del gruppo di lavoro sulla povertà. Questo tavolo regionale di programmazione sociale, di cui fanno parte gli ambiti territoriali sociali, gli organismi del terzo settore, l’alleanza contro la povertà, la Caritas, il forum del terzo settore, le organizzazioni sindacali ed altri soggetti, tutti questi hanno ritenuto che questo fosse lo schema di applicazione di questa risorsa regionale stanziata, pari 100.000 euro, che si aggiunge a tutte le altre provvidenze.
L’intervento che tutti gli enti hanno proposto all'unanimità, noi abbiamo ascoltato chi si occupa di povertà, è stato quello di attribuire queste misure aggiuntive per le famiglie con reddito fino a 12.000 euro, quindi per le famiglie più povere, e famiglie fino a 20.000 euro con quattro figli. Questi 100.000 euro, che si aggiungono a tutte le altre provvidenze pubbliche. sono ritenute aggiuntive rispetto agli altri benefici e le modalità di erogazione sono state concordate con chi si occupa realmente di povertà. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. Lei ha parolato di unanimità tra tutti i soggetti che sono stati interpellati, io ho avuto segnalazioni diverse proprio da chi ha partecipato a quel tavolo, probabilmente l’unanimità non c'era e continuo a pensare che i 100.000 euro, che avete preso dallo stanziamento per la povertà estrema, dovessero essere implementati ulteriormente e secondo me c'è ancora tempo per farlo.
Giustamente lei ha ricordato che la fascia interessata da questo provvedimento ha anche altri benefici e contributi: il bonus energia, il reddito di cittadinanza, è altrettanto vero che si potevano comunque scegliere criteri differenti di destinazione di questi contributi, ad esempio pensando alla fascia tra 12.000 euro e i 20.000 euro di Isee, oppure abbassando dai 12 ai 6/8.000 euro la fascia coloro che ne potevano beneficiare. Almeno più vasta era la gamma e il numero di coloro che potevano beneficiare di questi contributi.
E’ vero che lo Stato attraverso il bonus energia e il reddito di cittadinanza, ancora per poco, viene incontro a queste persone, a queste famiglie, ma penso che come Regione dovremo farci carico maggiormente e più efficacemente di tutte quelle famiglie che soffrono situazioni di particolare disagio, specialmente in questo periodo. Grazie.

Interrogazione n. 561
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Realizzazione Ciclovia del Foglia”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 561 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Il gruppo consiliare del Partito Democratico chiede, e lo ringrazio così facciamo il punto, qual è lo stato di avanzamento della progettazione, quindi, della realizzazione della ciclovia del Foglia,
Con riferimento al primo lotto della ciclovia, tratto Pesaro-Unione Pian del Bruscolo, in data 1 agosto 2022 la Regione Marche ha trasmesso il progetto definitivo agli enti interessati: Comuni di Pesaro, Montelabbate Valle Foglia e Provincia di Pesaro Urbino, per l'avvio di procedimenti di esproprio per la predisposizione degli elaborati di variante urbanistica di competenza di Comuni della provincia.
Si sottolinea che tali elaborati di variante urbanistica rappresentano condizione indispensabili ai fini della sottoscrizione dell'accordo di programma e ai fini della approvazione dello stesso progetto definitivo.
Nonostante in fase di redazione progettuale i progettisti incaricati dagli uffici abbiano recepito appieno le indicazioni e le osservazioni espressi dai Comuni, con riferimento alle caratteristiche e alla localizzazione dell'opera, gli enti coinvolti non hanno dato riscontro alla sopraccitata nota dell’1 agosto 2022 e la Regione in data 6 ottobre 2022 si è vista costretta a sollecitare l'invio degli elaborati di variante urbanistica, a tutt'oggi non ancora pervenuti. Solo una volta acquisite le varianti di competenza degli enti coinvolti, Comuni di Pesaro, Montelabbate, Valle Foglia e Provincia di Pesaro Urbino, sarà possibile procedere con l'approvazione del progetto definitivo, con la redazione del progetto esecutivo e la sottoscrizione dell'accordo di programma, secondo l'articolo 34 del testo unico e l’articolo 26 bis della legge regionale n. 34 del 1992.
In relazione al secondo lotto della ciclovia, ossia il tratto da Monticchio di Valle Foglia a Borgo Massano di Montecalvo in Foglia, in data 15 febbraio 2022 si è conclusa positivamente la conferenza di servizi decisoria sul progetto di livello definitivo in variante agli strumenti urbanistici e in data 25 ottobre 2022, a conclusione delle attività previste dalla vigente normativa, è stato sottoscritto l'accordo di programma tra Regione Marche e Provincia di Pesaro e Urbino e i Comuni di Valle Foglia, Tavullia, Montecalvo in Foglia per la realizzazione dell'intervento.
La gara per l'aggiudicazione dei lavori verrà svolta entro il 31 dicembre 2022 e la realizzazione dell'intervento avrà avvio nel primo semestre del 2023.
Questo è quanto relazionano gli uffici sui primi due stralci per la realizzazione delle ciclovie di interesse regionale, sulla base della richiesta che fa il gruppo del Partito Democratico, su una compartecipazione di ulteriori fondi da parte della Regione, ad esempio, sugli espropri.
Facciamo il punto sugli investimenti. Per la realizzazione delle ciclovie di interesse regionale, ivi compreso il completamento della ciclovia del Foglia, nel tratto Pesaro e Urbino Pian del Bruscolo, la Giunta regionale ha previsto lo stanziamento di ulteriori fondi per oltre 20.000.000 di euro tra bilancio regionale e programmazione operativa regionale. Con riferimento all'ultimo punto delle interrogazioni sugli espropri si significa che con la compartecipazione economica della Regione e gli espropri necessari alla realizzazione della ciclovia del Metauro, che viene chiamata in causa in questo caso dal gruppo consiliare, è correlata all'impegno che il Comune di Fano ha assunto in virtù del protocollo d'intesa sottoscritto in data 31 marzo 2022 per il cofinanziamento della ciclovia Adriatica, in particolare per la realizzazione del futuro ponte ciclopedonale sul fiume Metauro.
La Regione Marche, parimente disponibile, così come previsto per il Comune di Fano, a prevedere la propria compartecipazione economica agli espropri per la realizzazione delle ciclovie di interesse regionale in favore di quei Comuni che volessero, come il Comune di Fano, concorrere al finanziamento della ciclovia Adriatica. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore per la risposta, poi non so se ritiene di darmi il cartaceo perché mi ha accennato una serie di date e non è stato semplice prendere appunti.
In realtà volevo capire se ad oggi c’è il rischio di perdere le risorse perché per quanto riguarda il secondo lotto l’Assessore ha annunciato che verrà fatta la gara entro il 31 dicembre 2022 e penso che questo sia … vorrei capire se questa è una soluzione vincoltante, di quelle che consentono di non perdere la gara.
Invece per il primo lotto, da quello che ho capito, siccome si complica per le varianti urbanistiche anche per le procedure espropriative ed altro, nel momento in cui non si fa la gara entro fine anno si rischia di perdere le risorse oppure no?
Ricordo che a maggio o giugno del 2020 eravamo arrivati allo studio di fattibilità completato per … ciclovie, che per gennaio 2022 erano stati individuati i progettisti di tutti e due i lotti, sia il primo che il secondo, e l’obbligo era quello di iniziare le procedure di gara e di assegnarle entro il 2022, anche se nella precedente interrogazione che avevo presentato a fine 2020 era stato annunciato l’inizio dei lavori entro il primo semestre 2022. Se poi i lavori slittano di sei mesi non è quello che cambia la vita a nessuno, ma non ho ben capito se a questo punto le risorse per il primo lotto sono a rischio o no, magari glielo chiederò in separata sede perché avevamo lasciato un progetto dello studio di fattibilità approvato e la gara per l’individuazione dei progettisti definitivi, esecutivi, sono trascorsi due anni e per le ciclovie del Metauro e del Foglia a tutt’oggi non sono state avviate le procedure di gara definite. Siccome l’Assessore non può nuovamente intervenire, andrò direttamente da lui per farmi avere, se sarà così gentile, le informazioni brevi manu, in maniera di consentirmi di avere un quadro della situazione, per evitare di dire cose inesatte perché quando parlo cerco sempre di essere esatto, poi magari il confronto politico ci sta sempre, però cerco di rimanere all’interno della realtà dei fatti, senza uscire da quello che si è seminato rispetto alle cose reali e a quelle non reali.
La ringrazio per la risposta, sono costretto a venire al suo fianco per capire bene alcune risposte che non mi sono state date durante la lettura della risposta. Grazie.

Interrogazione n. 605
ad iniziativa del Consigliere Serfilippi
“Progetto nuova palazzina emergenza urgenza Fano”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 605 del Consigliere Serfilippi. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Il Consigliere interroga sugli impegni per la progettazione e la consegna del progetto definitivo della nuova palazzina dell’emergenza urgenza dell'ospedale di Fano.
Al Consigliere rappresentiamo che con l'aggiornamento del master plan dell'edilizia ospedaliera, con la delibera di Giunta regionale n. 140 del 14 febbraio 2022, la Regione Marche ha previsto di dotare l'ospedale Santa Croce di Fano di una nuova palazzina delle emergenze tecnologicamente avanzata, sismicamente isolata e autosufficiente sotto il profilo energetico.
Con successiva delibera di Giunta regionale n. 1021 dell'8 agosto 2022 è stato approvato lo schema di accordo di programma tra la Regione Marche, il Comune di Fano e l'Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord per la realizzazione della palazzina emergenza dell'Ospedale Santa Croce nel Comune medesimo, definendo le rispettive competenze.
In data 14 ottobre 2022 è stata bandita la gara per l'affidamento della progettazione di fattibilità tecnica ed economica di detta palazzina, il termine per la presentazione delle offerte è scaduto lo scorso 7 novembre 2022 e sono in corso le procedure di valutazione delle proposte pervenute.
Nel rispetto delle scadenze del programma del Piano nazionale di ripresa e resilienza entro il 30 marzo verrà pubblicato il bando per l'aggiudicazione dell'appalto integrato per la redazione del progetto definitivo del progetto esecutivo e per l'esecuzione dei lavori al netto di modifiche normative, che io ad oggi non posso conoscere, nel caso intervenissero. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Serfilippi.

Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. Ringrazio, l'Assessore, per la risposta.
Mi fa piacere che dal 14 febbraio, quando abbiamo deliberato in Consiglio regionale l'aggiornamento del master plan dell'edilizia sanitaria, in cui è stata prevista anche la realizzazione dell'ampliamento dell'Ospedale Santa Croce, 15 milioni di euro che riguardano una nuova palazzina dell'emergenza urgenza, non si sia perso tempo e questo è il motivo dell'interrogazione. Si è proceduto il prima possibile, ad ottobre, come ha ricordato l’Assessore, a seguito dell'accordo dell'8 agosto, a chiedere la determina per la progettazione dello studio di fattibilità; il 10 novembre c’è stato il verbale di affidamento e credo che proprio in questi giorni dovrebbero essere esaminate le buste e se entro il 30 marzo, questa è la data importante che l'Assessore oggi ci ha dato, verrà fatto il bando con l’appalto integrato molto presto potranno ripartire i lavori di questa importante opera per la città di Fano, ma non solo, per tutta la nuova Azienda sanitaria territoriale, visto che stiamo anche procedendo con l'affidamento della progettazione del nuovo Ospedale di Pesaro per cui Muraglia dovrà essere in parte liberata. Se riuscissimo nel frattempo a realizzare la nuova palazzina dell'Ospedale di Fano potrebbe essere una delle sedi in cui trasferire temporaneamente delle parti.
Credo che si stia facendo bene questo lavoro e mi fa piacere che l'Assessore continui a monitorarlo e che presto ci sarà il bando di appalto integrato, per poi iniziare i lavori quanto prima. Grazie.

PRESIDENTE. Le interrogazioni nn. 573 e 606 sono rinviate.

Interrogazione n. 588
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Applicazione delle disposizioni previste dalla mozione approvata dall’Assemblea legislativa delle Marche ‘Screening mammografico biennale gratuito rivolto alle donne di età compresa tra i 40 e 49 anni di età’. Estensione fascia di accesso e recupero screening arretrati”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 588 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L'allargamento dell'accesso allo screening mammografico della fascia di età 45/74 anni è un percorso già avviato, un percorso di screening oncologico del tumore della cervice uterina basato su questo nuovo sistema HPV test, la più importante e radicale innovazione che è stata introdotta nella nostra Regione proprio in questi ultimi anni.
Questo percorso, che sta attualmente impegnando nella sua complessa messa a punto tutto il personale dei reparti oncologici della nostra Regione, sarà avviato a gennaio 2023. Nell'ambito del Piano regionale della prevenzione 2020/2025 il periodismo di invito previsto per la fascia di età dai 50 ai 74 anni sarebbe un richiamo biennale, la periodicità per la fascia di età 45/ 49 anni, invece, è in via di valutazione.
Si deve aggiungere che le prestazioni screening mammografico non eseguite durante la pandemia sono state tutte recuperate, lo voglio sottolineare. Per facilitare l'accesso alla mammografia è stato introdotto, a differenza del periodo pre-pandemia, un invito cosiddetto aperto, per cui la donna invitata può concordare con la segreteria dello screening il giorno della mammografia, tenuto conto dell'importanza di questo test.
Lo screening mammografico è stato attualmente avviato in alcune strutture appartenenti all’Asur Marche, che ha in uso 25 mammografi, di cui 4 analogici e 21 digitali. E’ previsto un potenziamento con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e verranno introdotti sette nuovi mammografi digitali con la dismissione di tre mammografi analogici, vecchi, antiquati ed obsoleti.
Voglio anche aggiungere che, tenuto conto dell’importanza dello screening per i tumori al seno, in particolare per le donne che hanno un'incidenza, come è noto, molto elevata, l'Assessorato cercherà di investire risorse maggiori perché questo deve essere uno screening di routine. Inoltre è necessario, al riguardo, precisare che l'anagrafe regionale, come le indicazioni delle normative vigenti nei tempi stabiliti, sta mettendo in pratica tutte le attività richieste per collegarsi con ANA, l'anagrafe nazionale degli assistiti.
C'è da concludere ringraziando gli interroganti e la Consigliera Vitri perché ritengo che sia un’importante misura di prevenzione di questa patologia oncologica nei riguardi delle donne, in cui la nostra Regione è all'avanguardia. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Sono convinta che ci sia unità di intenti sotto questo punto di vista e che la Regione si stia impegnando per poter sempre di più potenziare in questo ambito non solo la diagnosi, ma anche la prevenzione.
Lei oggi mi ha dichiarato che il percorso di screening mammografico gratuito rivolto alle donne sarà avviato a gennaio 2023 anche per la nuova fascia di età, che prima non era compresa nella chiamata per lo screning gratuito. Non so se sia stato un suo lapsus, un suo errore involontario oppure sia proprio così, lei mi parla di fascia di età dai 45 ai 50 anni, mentre ciò che chiediamo, che soprattutto era nella mozione approvata da questo Consiglio regionale, riguarda una fascia ancora più ampia, quella dai 40 ai 49 anni di età. Mi auguro che comunque sia valido ciò che lei ha dichiarato, non dai 45, ma dai 40 anni l’estensione di acceso agli screning gratuiti.
Da gennaio 2023 saranno chiamate ad effettuare lo screening non solo le donne dai 45 anni, ma anche dai 40 perché vorrei ricordare che quest’anno a marzo in occasione del word cancer day la Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) ha lanciato l’allarme sulla preoccupante brusca diminuzione delle visite di prevenzione, sia primaria che secondaria che terziaria, dei trattamenti e dello stesso follow-up, dichiarando che tutto questo pregiudica severamente la prognosi della malattia con quanto ne consegue.
Il tumore al seno, infatti, è il primo tra i carcinomi femminili e la sua incidenza è in continuo aumento con 55.000 nuovi casi ogni anno, inoltre non è solo una patologia femminile perché, seppure in maniera nettamente inferiore, può colpire anche alcuni uomini.
Ciò che chiedevo con il mio atto, e che ora vorrei ribadire è che, al di la di tutta l’attività che partirà da gennaio 2023, le chiamate di screening biannuale per le donne in questa fascia di età siano estese, come già avviene in altre regioni. Ricordo ad esempio che in Emilia Romagna da tempo la chiamata è gratuita per le donne dai 45 ai 70 anni, cercando di coinvolgere anche le donne di una fascia di età più bassa, in cui l’incidenza dei tumori alla mammella è elevatissima.
Al di là della parte relativa alla prevenzione, la mia interrogazione faceva riferimento anche ad altri due punti importantissimi: il recupero delle visite rimaste in arretrato, in merito al quale lei mi ha garantito che si è già provveduto, ed i macchinari, ed ora dovremmo affidarci al PNRR per il rinnovamento dei mammografi.
Su questo vorrei anche invitarla a valutare quali sono i centri convenzionati nel nostro territorio regionale perché se da una parte vedo che c’è una privatizzazione massiccia, soprattutto del personale sanitario, degli ospedali, laddove ci sono delle convenzioni avviate già da tempo, in quanto purtroppo non si può fare a meno del privato, come sugli esami diagnostici, sarebbe il caso di valutare attentamente quanto la Regione sta investendo e quanto potrebbe investire per fare in modo che, ad esempio, le visite senologiche non siano fatte più a spese delle donne, come sta avvenendo in questo momento, ma ci siano convenzioni adeguate a coprire la domanda, un adeguamento tra richiesta e offerta da parte della Regione e delle strutture convenzionate.
Vorrei ricordare che proprio oggi sui giornali viene evidenziato che per una mammografia programmata nelle Marche occorre aspettare 221 giorni, che possono essere deleteri per qualunque donna che ha bisogno di una diagnosi che cambierà le sorti delle propria esistenza se effettuata in tempo utile.
Mi permetto anche di rammentare, vista la sensibilità espressa poco fa dall’Assessore Saltamartini, che abbiamo la proposta di legge n. 122 che vorremmo chiederle di calendarizzare prima possibile, di cui la prima firmataria è la Consigliera Bora, sul potenziamento degli screening mammografici, depositata da tempo, sottoscritta da tutti i miei colleghi del Partito Democratico, ci auguriamo che venga calendarizzata nei prossimi giorni. Grazie.

PRESIDENTE. Vista la presenza degli Assessori Saltamartini e Baldelli, chiedo di sospendere le interrogazioni ordinarie e di passare al punto 3 per poi tornare alle interrogazioni.
Anticipazione dell’interpellanza n. 16 e delle interrogazioni nn. 604 e 622 (abbinate). La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Interpellanza n. 16
ad iniziativa dei Consiglieri Serfilippi, Cancellieri
“Rete regionale per le cure palliative”

Interrogazione n. 604
ad iniziativa dei Consiglieri Cancellieri, Serfilippi
“Hospice pediatrico Fano”

Interrogazione n. 622
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Definizione della Rete regionale di cure palliative e terapia del dolore pediatrica e stato di avanzamento del nuovo hospice pediatrico di Fano”
(abbinate)
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interpellanza n. 16 dei Consiglieri Serfilippi e Cancellieri e le interrogazioni n. 604 dei Consiglieri Cancellieri, Serfilippi e n. 622 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per l'illustrazione, il Consigliere Serfilippi.

Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. Presento l’interpellanza 16, ma l’interrogazione 604?

PRESIDENTE. Risponderà poi l’Assessore. Se vuole esporre l’interpellanza lo può fare.

Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. Presento sia l’interpellanza che l'interrogazione.
L’interpellanza riguarda la Rete regionale per le cure palliative e la Regione Marche è stata una delle prime a recepire l'accordo quadro Stato Regioni il 18 ottobre 2021, stabilendo le linee di indirizzo per la definizione della Rete regionale per le cure palliative e terapia del dolore pediatrica, determinando come sede il centro di riferimento regionale, il Salesi di Ancona, come hub, individuando i singoli spoke nelle singole Aree Vaste.
Successivamente il Consiglio ha fatto anche diverse risoluzioni, mozioni per individuare Fano come la sede dell’hospice pediatrico delle cure palliative pediatriche, hospice che doveva essere realizzato, perlomeno iniziata la progettazione, entro i primi sei mesi del 2022, da questo nasce anche la seguente interrogazione n. 604.
L'interpellanza n.16 riguarda la rete regionale cure palliative, con la quale chiediamo all'Assessorato alla sanità: di conoscere la politica del Governo regionale sulle questioni di interesse generale; quando verrà allestito il centro di riferimento regionale; quali saranno le conseguenti azioni a livello territoriale; quando si intende procedere con la formazione del personale medico infermieristico dedicato al funzionamento dello stesso.
Tra le premesse ricordiamo, io ed il Consigliere Cancellieri, che dalla delibera n. 1239 del 2021 si evince che le cure palliative pediatriche sono state finanziate per 2.847.945 euro, come l'allegato della delibera che prima ho citato, ed è importante capire quello che è stato fatto sino ad oggi e come si intende operare d'ora in poi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Qui la competenza è divisa tra me ed il collega…

PRESIDENTE. Certo ognuno per la propria.

Filippo SALTAMARTINI. Rispondo all’interpellanza 16 dando questa notizia importante all’interrogante Consigliere Serfilippi, c’è stata tutta una serie di interlocuzioni, di sollecitazioni, di lettere e nelle lettere, tutte interlocutorie, non si dà una definizione precisa dell'avvio di questo percorso, nonostante gli atti deliberati in Giunta.
Ho preteso che si desse una risposta positiva in termini esecutivi degli atti che abbiamo deliberato e il direttore sanitario dottor XY di Torrette mi ha comunicato che l'attività della struttura semplice dipartimentale centro riferimento regionale di terapia del dolore e cure palliative pediatriche verrà avviata dal mese di gennaio 2023, in modo tale che si possa dare esecuzione agli atti deliberati in Regione.
Per quanto riguarda, invece, l'hospice pediatrico di Fano, la struttura operativa, il personale, le tecnologie e quant'altro, sarà necessario per darvi avvio …, è evidente che questo lo dovremo mettere nei prossimi atti di programmazione.
Il collega che ha la delega all'edilizia sanitaria potrà rispondere per la parte di sua competenza. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Con la delibera di Giunta regionale n. 140 del 14 febbraio 2022, come in precedenza per quanto riguardava la palazzina delle emergenze, è stato aggiornato il master plan dell'edilizia sanitaria ospedaliera, inserendo i finanziamenti per la nuova struttura denominata “nuovo Ospedaletto di Fano”. All'allegato 1 della delibera in parola è previsto che il finanziamento necessario all'esecuzione dell'intervento, pari ad euro 5.500.000, è assicurato attraverso le risorse di cui al programma operativo regionale fondi europei di sviluppo regionale 2021/2027, approvato nei giorni scorsi dalla Commissione europea. Ad oggi cominciamo ad avere la disponibilità di quelle risorse con l'approvazione di quel Piano per cui l’edilizia sanitaria ospedaliera, coerentemente con quanto previsto dalla deliberazione della Giunta regionale n. 140 del 14 febbraio 2022, avvierà nei primi mesi del 2023 la progettazione della struttura, previa indicazione delle funzioni che avverrà con il Piano socio-sanitario in redazione da parte del collega e degli uffici della sanità. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cancellieri.

Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Abbiamo ascoltato poc'anzi due bellissime notizie, prima quella dell'avvio dello screening mammografico per le donne in età compresa tra i 40 e i 50 anni che, se ben ricordo, fu un'iniziativa del sottoscritto, condivisa tra l'altro inizialmente dai Consiglieri della Lega e poi allargata al Consiglio regionale, in una mozione che poi venne votata all'unanimità. Grazie, Assessore, di questa grande attenzione verso una patologia che è in aumento, come già ha detto la Consigliera Vitri, in una fascia di età più giovane rispetto allo screening tradizionale che abbiamo sempre fatto dai 50 ai 70 anni.
Un'altra bella notizia è che le cure palliative pediatriche, nella loro organizzazione costituita in hub, come ha detto il Consigliere Serfilippi, saranno previste al Salesi e lo spoke, che sarà un servizio di cure palliative distribuito nel territorio, avrà inizio anche questo nel 2023.
E’ grande l'attenzione anche nella costruzione di questa struttura che sarebbe per noi un vanto incredibile, un fiore all'occhiello per tutta la nostra regione e un punto di riferimento clamoroso per tutto il centro Italia.
Tra l'altro noi oggi abbiamo una mobilità passiva per questa patologia estremamente elevata perché le famiglie con bambini che devono essere seguiti con le cure palliative pediatriche si rivolgono sostanzialmente al nord con un costo sulla famiglia molto elevato e con una mobilità passiva della nostra Regione verso le altre che hanno dei centri importanti, in un numero che non ricordo, mi pare 20.000 euro, una cifra estremamente elevata.
Queste sono delle belle notizie, come è positiva la comunicazione dell’apertura del Dipartimento materno infantile della città di Pesaro, capoluogo della nostra provincia. Una città di 90.000 abitanti non poteva non avere un punto nascite e mi dispiace anche che qualcuno sia andato a sfrucugliare e a speculare sulla perdita, aprendo Pesaro, di altri servizi nella città di Urbino.
L'obiettivo della nostra amministrazione è quello di dare più servizi possibili in tutti i territori, se non basta una cooperativa ne troveremo un’altra al fine di poter dare medici a tutti e tre i servizi. Mi dispiace che qualcuno butti benzina sul fuoco, ascoltando anche quelle persone che si lamentano della perdita dei servizi ad Urbino e poi si presentano al concorso per diventare primari del Dipartimento materno infantile di Pesaro. Gli stessi che fanno il lamento per la perdita di Urbino poi vanno a fare il concorso per diventare primari a Pesaro. Gradirei che sui temi sanitari si adottasse una misura di equilibrio e che quando si dicono certe cose bisogna prima pensarle bene.
Grazie per la risposta che dà grande fiducia per i servizi territoriali sanitari del prossimo futuro della nostra regione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio anche gli Assessori per le risposte che hanno dato.
Apprezzo che la Rete verrà avviata nel gennaio 2023, verificheremo che sia così.
Assessore Saltamartini, mi spiace moltissimo per la prima parte della sua risposta perché questi atti che portiamo come opposizione, ma vedo che lo fa anche la maggioranza, servono per verificare lo stato delle cose. Lei stesso ha detto che si è dovuto arrabbiare perché non si era mossa paglia, quindi ben vengano le interrogazioni, però nella risoluzione che è stata approvata nel dicembre 2021, oltre a designare Fano come sede dell’hospice, c’era anche la richiesta di indire il prima possibile un tavolo di lavoro, che non so se verrà convocato, ma so per certo che non è stato ancora riunito, ed invito magari l’Assessore a farlo, visto che a gennaio si partirà con la Rete.
Il terzo punto riguardava la formazione, anche su questo non mi sembra di avere avuto risposte precise.
Per quanto riguarda la risposta dell'Assessore Baldelli, che ringrazio, devo dire che mi ha depistato quando ho letto la risposta all'interrogazione che ho fatto sui giornali perché sulla stampa si è parlato di 7.250.000 euro ed io ho scartabellato tutti i documenti che avevo a disposizione e questa cifra non mi è tornata da nessuna parte, se me la potesse spiegare …, se vuole faccio come il Consigliere Biancani vengo di fianco a lei alla fine della risposta, mentre dei 5.500.000 euro ne avevo parlato nelle premesse dell’interrogazione.
Sono rimasta basita dalla sua stoccata finale nell'intervista, quando ha detto che la Giunta Acquaroli sta facendo un cambio di passo e che state realizzando con serietà e competenza, fattori che riscontra molto raramente in chi avanza critiche senza studiare a fondo le questioni. Questa l’ho letta come una stoccata, visto che l'articolo parlava della mia interrogazione, che non era una critica, ma un’interrogazione, che penso l'opposizione debba fare senza studiare a fondo le questioni, anche se io le ho studiate prima Assessore, glielo assicuro, le ho studiate anche dopo e non ho trovato quello che lei ha dichiarato alla stampa.
Chiusa questa parentesi, verificheremo che tutto venga fatto nei tempi corretti senza dilungare la questione anche perché, come lei stesso ha detto in quella intervista, ci sono dietro bambini malati, famiglie che soffrono e questo è un tema che va trattato con grande rispetto e attenzione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Serfilippi.

Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. Ringrazio sia l’Assessore Saltamartini che l'Assessore Baldelli, non sono "permaloso” come la Consigliera Ruggeri che mi ha preceduto, anzi penso che gli atti di sindacato ispettivo siano utili per dare manforte alla Giunta e mi fa piacere che il centro di riferimento regionale venga istituito dall’1 gennaio 2023 presso l'Ospedale Torrette di Ancona e che nei primi mesi del 2023 inizierà anche la progettazione dell'hospice pediatrico a Fano.
Devo dire che l'attenzione di questa amministrazione su questo tema rispetto alle precedenti, in particolare sull'Ospedaletto di Fano, è importante e lodevole perché chi c’era prima, purtroppo, voleva venderlo, invece, questa amministrazione regionale vuole sistemarlo e creare un hospice pediatrico nella città di Fano, che sarà un punto di riferimento non solo per nostra regione, ma anche per quelle confinanti. Mi auguro che i tecnici, questo ci tengo a dirlo, facciano quello che la politica delibera perché qui il Consiglio regionale, la Giunta regionale, aveva deciso delle scadenze e purtroppo le aziende ospedaliere, piuttosto che altri tecnici degli uffici, non hanno fatto seguito a quello che noi abbiamo approvato.
Su un tema che ci ha visti tutti uniti, non è una questione di bandierina, sia i Consiglieri di maggioranza che di minoranza, pur nelle diversità, dove ognuno giustamente fa proprio lavoro … vedere che oggi, senza dover fare questi atti di sindacato ispettivo (interrogazioni e interpellanza), rischiamo ancora di perdere altro tempo …, penso che su questo tema il tempo da perdere non ci sia più, chi deve fare le cose è ora che le faccia, nelle aziende ospedaliere, all’interno degli uffici regionali e se qualcuno ritarda o se le cose da fare in questo momento sono tante, penso all’edilizia ospedaliera, dobbiamo progettare il nuovo ospedale di Pesaro, il potenziamento di Fano e penso anche gli altri ospedali perché il master plan è un piano da quasi 4 miliardi, un'enormità.
Mi rendo conto delle difficoltà che gli uffici stanno attraversando, però è bene che quando ci prendiamo un impegno poi lo portiamo avanti.
Mi fa piacere che sia l'Assessore Saltamartini a darci questa importante notizia, che dall’1 gennaio ci sarà un centro di riferimento regionale, poi si apriranno con le nuove Ast anche degli spoke in tutte le province con la formazione dei medici, infermieri, pediatri, che dovranno aiutare le famiglie in difficoltà, e la realizzazione dell’hospice per quanto riguarda l'Assessore Baldelli. Grazie e buon lavoro. Grazie.

Interrogazione n. 603
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri
“Centro diurno Licio Visintini di Falconara Marittima”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 603 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippi SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Il centro non è convenzionato e non ha nessun rapporto con il servizio pubblico, non posso fornire nessun tipo di risposta si tratta di un centro privato. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTRIVINCENZO. Grazie, Presidente. Prendo atto della risposta dell’Assessore, a me risulta che sia accreditato, altrimenti non avrei posto la domanda anche perché è un centro particolarmente rilevante in quanto ha 25 anziani ospitati ed aiuta e sostiene tante famiglie del territorio, ed è l’unico centro dell'ambito.
Adesso approfondirò rispetto la risposta che ha dato l’Assessore, semmai poi riproporrò un altro atto. Grazie.

Interrogazione n. 611
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Criticità rilevate nell’ambito delle procedure di nomina del Segretario generale e dei responsabili provinciali dell’ERAP Marche”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 611 ad iniziativa della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Brandoni.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Prima di prendere la parola, mi vedo costretto a segnalarle una situazione che purtroppo si ripete dopo ogni mio intervento. non è possibile sentire dai banchi dell'opposizione risate a squarciagola, capisco che il fatto di trovarmi seduto qui a qualcuno roda, a qualcuno darà fastidio.
Non cerco sconti o condivisioni perché sono da poco qui, però chiedo rispetto ed educazione. Voi non siete mai stati all'opposizione, io ci sono stato sette anni e non mi sono mai permesso di sorridere a squarciagola quando qualcuno della maggioranza rispondeva a certe interrogazioni, poi ci ho sempre messo la faccia e ce la metterò sempre come sto facendo.
Mi dispiace che il Consigliere Mangialardi in questo momento sia uscito, voglio replicarli, in questo periodo e lo potete capire sono impegnato quasi totalmente sulla redazione del bilancio di previsione 2023, ma quando rispondo ad un’interrogazione ho il supporto degli uffici, la condivido con loro, ci metto la faccia e rispondo.

PRESIDENTE. Predo atto, Assessore.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Ognuno può manifestare il proprio dissenso e la propria contrarietà nel rispetto e nell’educazione.
Consigliera Ruggeri, vuole che le rilegga tutta la risposta che ho dato al Consigliere Carancini o le rileggo il finale?

PRESIDENTE. Magari solo la parte finale, mi è sembrata interessante la conclusione rispetto all’altra risposta.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Colgo l’occasione per dire al Consigliere Carancini che l’oggetto della vostra interrogazione era: “Revoca designazione nomine Erap Marche”, ed io ho fatto una fotografia di tutto quello che è successo dal primo momento ad oggi, mi sono limitato

PRESIDENTE. Risponda all’interrogazione.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Mi sono preso questi 30 secondi, mi permetta, anche per rispondere al Consigliere Carancini perché mi piace quando posso dare risposte.
La conclusione Consigliera Ruggeri è questa: “ La Giunta regionale provvederà ad una nuova designazione del Segretario e dei responsabili dei presidi provinciali entro il 16 dicembre 2022, nel rispetto dei percorsi degli articoli 23 quater e 25 della legge regionale n.36 del 16 dicembre 2005”. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. La prima è una questione di metodo. Assessore, grazie per la risposta, anche se queste due righe finali le aveva già lette prima.
Mi sembra bizzarro per come è costruito il nostro Regolamento che chi presenta un'interrogazione il 14 novembre ha la risposta il 6 dicembre, ma prima viene data ad un’interrogazione presentata tre giorni fa. Mi sembra curioso e visto che rimettiamo mano al Regolamento magari facciamo una modifica, quanto meno le repliche possono essere abbinate.
Seconda questione, come fa ad essere una risposta identica, Assessore, le interrogazioni a risposta immediata prevedono una domanda secca, che di solito è sì o no, poi è chiaro che l'Assessore un po’ articola, mentre io ho fatto diverse domande a cui non ho avuto risposta, in quanto le problematiche che ho posto sono soprattutto di ordine politico: quali sono le criticità, e su questo lei non mi ha risposto perché di fatto ha fatto una lunga relazione articolata nella quale ha ripreso quello che avevo già messo in premessa e che era già conosciuto, sulle criticità non ha fatto parola, ma la capisco anche perché il comitato di pietra qui era l’ex Assessore Castelli, è lui che ha gestito le elezioni in quest’Aula del nuovo CdA, che adesso vi fa resistenza. C’è un’azione politica da parte della Giunta che viene frenata dal consiglio di amministrazione in vigore, di fatto queste nomine sono bloccate, non si può di certo dare la responsabilità a lei.
Volevo anche sapere se la Giunta regionale considerava queste criticità, che sono apparse oggi sulla stampa, e mi leggo l’articolo, la maggior parte delle cose ci sono già, purtroppo lei non ne ha parlato in Aula, di questo mi dispiaccio, ma spero di avere presto l’evasione dell'accesso agli atti che ho fatto per leggere personalmente la relazione e spero di poterlo fare presto.
La Giunta ha considerato fondate queste criticità se ha deciso di revocare la propria delibera, solo che sta venendo fuori un pasticcio enorme con un ente partecipato dalla Regione, come l’Erap, che già presenta delle grosse difficoltà.
In passato, Assessore, glielo comunico, ho già fatto diverse interrogazioni sulla gestione dell’Erap, ci sono delle problematiche anche perché, secondo me, quello è un ente che andrebbe riformato e visto che avete messo mano a tante cose io vi consiglierei di metterle anche qui.
Lei mi dice che le nuove designazioni verranno fatte entro il 16 dicembre, alla scadenza dell'ultima proroga, mi auguro che sia così, non so se effettivamente sarà così perché ci sono state tre proroghe. C'è il tentativo di sanare un pasticcio politico, mi auguro che ce la facciate, però è la politica che ha fallito perché è la politica che ha eletto in quest’Aula ed ha messo lì quelle persone e adesso l’Erap è fermo con tutto ciò che deve fare. Andando avanti con proroghe di 30 giorni, 60 giorni, voi capite che non si può lavorare al meglio e la ricaduta negativa, come sempre, è sui cittadini e nella maggior parte dei casi, come in questo, sui cittadini più fragili e questo a mio avviso non è tollerabile. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Mi rivolgo a lei, Presidente, perché non è previsto e contemplato in nessun articolo del nostro Regolamento che si possa replicare non stando all'oggetto e alle risposte relative alle richieste che sono nel dispositivo.
Non mi rivolgo all'Assessore che mi chiama in causa rispetto ad atteggiamenti che avrei assunto, sghignazzanti e non adeguati, non mi appartengono, non c'era nulla da parte mia di irrispettoso, ho riportato i fatti, ho riconosciuto, Assessore, anche il linguaggio che lei ha utilizzato, quale elemento che ha messo a disposizione di quest'Aula. Ha ragione la risposta non l’ha scritta lei o gli uffici, l’ha scritta il Commissario e lei ha riportato quello che lui ha messo a disposizione, che non c'entra niente con la mia interrogazione.
Non si deve offendere e non si deve permettere di intervenire rispetto alle mie valutazioni quando non ho la possibilità di replicare perché il Regolamento dice che lei risponde alla mia interrogazione ed io devo dichiarare la soddisfazione, che ovviamente non c'era, però finisce lì, non siamo in piazza, non siamo in un talk show, non lo può fare. Presidente, questa cosa non la sopporto e già la seconda volta, è toccata a qualche altro mio collega, non va bene, richiamo lei perché riporti al rispetto del Regolamento, poi ci saranno altre occasioni: replicare sulla stampa, qui dentro, utilizzando altri passaggi. Assessore, avremo tante opportunità durante il bilancio e verranno utilizzate in quel momento, ma non con queste modalità perché sono irrispettose del nostro ruolo e siccome non scherzo, nemmeno rido e non sono uno che si altera mai, sto al rispetto istituzionale, ma deve essere reciproco. Grazie.

PRESIDENTE. Prima di passare alla prossima interrogazione chiarisco questo aspetto per quello che è nella mia interpretazione.
L’Assessore Brandoni ha fatto presente una situazione che riscontra durante i suoi interventi, chiede rispetto, come tutti gli altri componenti che si trovano nell'Aula, soprattutto quando svolge i suoi interventi e le sue relazioni.
L’Assessore Brandoni non ha indicato un nome di specifico come responsabile di ciò che ha fatto presente essere per lui non riguardoso, non ha indicato il Consigliere Mangialardi, ha richiamato il fatto che un comportamento ridanciano, non da parte sua, Consigliere Mangialardi, era avvenuto anche nell'ultimo intervento che riguardava la risposta all'interrogazione da lei presentata. Questo per quello che ho interpretato.
Chiedo a tutti di rispettarci reciprocamente, di attenerci all'ordine del giorno e al contenuto degli argomenti in esso posti.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Stiamo andando troppo avanti, stiamo sforando con i tempi.

PRESIDENTE. Ancora non ci siamo, ho guardato, alle 12,56 scatta l’ora e mezza prevista per le interrogazioni a risposta immediata ed ordinarie.

Interrogazione n. 616
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Ospedale da campo per emergenze: criticità e conseguenti iniziative da intraprendere per garantire tempestiva ed efficace operatività”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 616 della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Ringrazio la Consigliera Lupini perché la situazione reale, vera, che pone, è fortemente sentita anche dall’organizzazione della nostra Protezione civile.
Allo stato attuale la struttura sanitaria campale della Regione Marche è dislocata, come lei ha ricordato, in due diverse strutture, la parte più strettamente logistica (tende, materiale esistenziali) è presso il centro di pronto intervento capi a Passo Varano, il grande magazzino della nostra Protezione civile che permette una funzionalità di queste tende e materiale, non è che non sia funzionale però è dislocato lì, mentre la parte più strettamente sanitaria (elettromedicale, attrezzature sanitarie ecc). è presso un locale all'interno dello stabile adibito a sala operativa integrata SOI di Macerata, collocazione che a suo tempo era stata scelta perché dispone di superfici minime che consentono di aver costantemente monitorato lo stato delle apparecchiature e la loro funzionalità.
Come lei giustamente dice questa struttura è dislocata su due strutture diverse. Il problema della nostra Protezione civile, organizzativamente parlando, è che è dislocata su molte sedi diverse nella regione, non dico poco funzionale, perché non voglio sminuire l'attività che viene portata avanti, però potrebbe essere più funzionale in una struttura unificata.
Non è tanto la questione di quello che lei pone, che comunque esiste, è un problema più ampio e rispetto a questo, voglio dirlo a lei e a tutto il Consiglio regionale, c'è stata comunque una valutazione da parte mia e dell'attuale struttura, dirigenza e amministrazione. Lo scorso anno abbiamo portato avanti una manifestazione di interesse per capire se ci fosse una sede idonea che potesse raggruppare tutta la funzionalità della Protezione civile, a questa manifestazione di interesse c’è stata una risposta interessante dal punto di vista locativo, funzionale e anche di tipologia di struttura, ma non siamo riusciti a mettere a bilancio l'eventuale cifra che servirebbe, parliamo di costi abbastanza significativi e mi risulta che, almeno che non venga smentito in queste ore in cui si sta ragionando in maniera frenetica di bilanci, dovrebbe esserci una cifra sufficiente a far fronte a questa esigenza sul prossimo bilancio, che stiamo portando in approvazione.
Al di là di questo, la vicenda che lei pone sull’ospedale da campo è più ampia e dovrebbe riguardare l'interezza della funzionalità della nostra Protezione civile, che dovrebbe essere portata in un'unica sede, anche con risparmi per quel che riguarda gli affitti, ma soprattutto maggiore funzionalità delle attività che si svolgono.
Mi prendo questo impegno di portare avanti questa iniziativa che abbiamo ideato, c'era allora il Dirigente XYquando ideammo questo percorso, oggi stiamo cercando di portarlo avanti con le possibilità che abbiamo per poterlo fare. Credo che ci siano le condizioni, voglio sperare di non essere smentito da qui ai prossimi mesi da situazioni diverse. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. Lei ha colto molto bene che non si tratta solo dell'ospedale da campo, che comunque mi sono sentita di portare in Aula perché le emergenze non attendono le nostre esigenze, le priorità in bilancio. Quando arriva un'emergenza dobbiamo essere in grado di allestire un ospedale da campo efficiente nel minor tempo possibile e se i siti sono dislocati in vari luoghi è chiaro che si perde del tempo prezioso.
Vedo che lei è attento alla questione e che ha proposto anche soluzioni, quindi ci aspettiamo di vedere le risorse in bilancio perché è questo il momento giusto per dare corpo a questa proposta e continueremo a seguire, sperando di rendere la nostra Protezione civile in grado di operare bene e nel miglior tempo possibile. Grazie.

Interrogazione n. 618
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Stato di attuazione del Piano BUL Marche”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 618 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.

Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. In relazione all’interrogazione in oggetto si riporta lo stato di attuazione del Piano banda ultra larga nel territorio regionale.
Nell'arco dell'ultimo anno il Piano banda ultra larga ha avuto un avanzamento sostanziale che ha aumentato notevolmente il numero dei Comuni chiusi.
Mi preme ricordare come, nonostante il progetto Bull sia stato avviato nel 2016, dal 2016 all’1 ottobre 2020 i cantieri collaudati sono stati solo 10, con un tempo medio tra ordine di esecuzione e collaudo di 627 giorni, causato da lunghi tempi di intervento sulle infrastrutture Enel utilizzate per il progetto.
Dopo una serie di serrati ed aspri confronti con Infratel Open Fiber ed Enel a fine 2020 è stata definita una rinnovata strategia che ha garantito un nuovo abbrivio nella progressione dei lavori, permettendo dall’1 ottobre 2020 al 30 novembre 2022 il collaudo di 100 Comuni marchigiani (contro i 10 del quadriennio 2016/2020) e la definizione di una data programmazione di completamento dell'opera nel 2023.
Ad oggi, nonostante le ben note difficoltà operative riscontrate in tutto il comparto delle costruzioni, prima per l'emergenza Covid e successivamente per il rincaro dei prezzi e la difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, il progetto Bull ha registrato la chiusura dei lavori della rete secondaria per un numero totale di 168 Comuni, a fronte dei 217 per i quali è previsto il progetto. All’1 ottobre 2020 risultavano chiusi solamente 33 Comuni.
Anche la fase progettuale risulta pressoché conclusa, mancando oramai solamente l'approvazione e l'ordine di esecuzione per quanto riguarda il progetto fibra da parte di Infratel per tre Comuni, che sono: Fermo, Urbino e Sassoferrato.
Infratel a luglio 2022 ha presentato un quadro nazionale con un focus specifico sul FERS, in cui la Regione Marche è risultata tra le prime Regioni a livello di avanzamento, con una previsione di completamento della realizzazione entro dicembre 2023.
Poi ci sono delle parti tecniche che non leggo e lascio la relazione agli interroganti.
Per quanto attiene all'attivazione dei servizi nei Comuni chiusi o collaudati, va preliminarmente rilevato che il piano Bull è strutturato sulla base del modello wholesale only. In sostanza il concessionario realizza l'infrastruttura, ma non vende direttamente i servizi di connettività all'utente. Alla commercializzazione nei confronti del cliente finale provvedono poi gli operatori privati, ai quali il concessionario offre, per così dire all'ingrosso, l'accesso alla rete a condizioni di parità.
Fatta questa premessa, per quanto riguarda i Comuni con cantieri chiusi e/o collaudati, gli stessi possono considerarsi allo stato di vendibilità.
L'effettiva possibilità per l'utente finale di attivare il servizio è però subordinata al raggiungimento dei necessari accordi commerciali tra il soggetto concessionario, Open Fiber, e gli operatori privati del settore. Per questa fase risulta essenziale l'azione degli amministratori locali nei confronti degli operatori.
La Regione, in linea di continuità con la nuova strategia nazionale per la banda ultra larga verso la Gigabit Society, supporta nell'attuazione dell'obiettivo “Banda larga e 5G” Infratel Italia, che è il soggetto attuatore degli interventi del Governo per le infrastrutture di telecomunicazioni, sulla base della convenzione col Dipartimento per la trasformazione digitale e Invitalia. Il PNRR rappresenta un'opportunità unica per modernizzare le reti e rendere il settore telecomunicazioni centrale per le dinamiche di crescita della regione. In particolare, sono previste iniziative di connettività nel PNRR per i prossimi 5/10 anni e avviate nel corso del 2022:
- Piano Italia a 1 Giga, per fornire connettività ad 1 Gbit/s alle unità immobiliari non coperte dalla banda ultra larga;
- Piano Italia 5G, per realizzare reti 5G;
- Piano scuola connessa, per fornire connettività alle sedi scolastiche;
- Piano sanità connessa, per fornire connettività alle strutture del servizio sanitario pubblico.
I Piani di connettività prevedono esplicitamente nei rispettivi bandi d'uso dell'infrastruttura già presente, sia pubblica (Banda larga e Banda ultra larga) che privata, per ridurre al minimo le problematiche legate ad autorizzazioni per i lavori e valorizzare al massimo quanto già realizzato sul territorio per spingere gli operatori ad attivare i servizi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Ringrazio il Consigliere Antonini per la risposta, debbo però rilevare che anche l’Assessore Antonini, che comunque legge una risposta verosimilmente dell'ufficio, non perde il vizio di sottolineare una differenza, la solita differenza tra quello che si è fatto prima e quello che si sta facendo adesso.
La cosa è strana, guardo il Consigliere Biancani, che si è occupato da Presidente della Commissione nella scorsa legislatura della vicenda della banda ultra larga, perché l'ufficio mi pare che sia lo stesso, il servizio oggi parte del Dipartimento. Sottolineare il fatto che in questi due anni si sarebbe fatto di più rispetto agli anni precedenti …, non è così, si è fatto molto meno e proverò a sintetizzare.
Innanzitutto la pratica, chiamiamola così, banda ultra larga parte di fatto nel 2018 quando noi, dopo aver approvato l'accordo di programma, abbiamo messo in campo le previste risorse finanziarie, i 105 milioni a bilancio. Parte nel 2018, come ricordo nell'interrogazione, alla data del 30 luglio 2020 su un totale di 236 Comuni, 235 quelli con i progetti autorizzati dagli enti, 174 quelli con ordine lavori cantieri autorizzato, 150 quelli con cantiere aperto, 21 quelli con cantiere chiuso. È evidente che l'attività di questa Giunta si è inserita su questa scia, a completamento di quello che noi avevamo fatto e nel tempo era necessario.
Non sto qui, anche per ragioni di tempo, a dire chi è stato più o meno bravo, ci sono gli atti e i fatti che parlano, rilevo che l'ufficio è lo stesso, i dirigenti e i funzionari sono gli stessi. C’è un dato oggettivo, Assessore, il suo predecessore, e di questo lei non porta alcuna responsabilità, l'allora Vicepresidente Carloni, in occasione della conferenza stampa del 18 marzo 2021 di presentazione dello stato di avanzamento degli interventi di Bul Marche dichiarava:”L’impegno della Regione per completare e chiudere entro il 2022 i cantieri per la banda ultra larga nelle Marche”, cantieri avviati e finanziati da noi, entro il 2022. Oggi l'Assessore Antonini ci dice invece che andiamo già al 2023, quindi rileviamo che gli obiettivi che erano stati dichiarati pomposamente dal suo predecessore sono stati parzialmente disattesi perché oggi con molta onestà lei ci viene a dire che i lavori verranno completati nel 2023.
Ancora una volta non si è persa l'occasione di segnare una differenza tra questa e la precedente amministrazione, che tra l’altro non serve né è utile perché ogni volta ci sentiamo dire sempre questo:; “Voi facevate questo, facevate quell'altro”, questa volta la differenza segna un punto in negativo a vostro danno. Grazie.

PRESIDENTE. Anticipazione del punto 6: proposta di legge n. 139. L’urgenza è stata rappresentanta nella Conferenza dei Presidenti di gruppo.
Anticipazione della proposta di legge n. 139. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva). Un voto in più, in quanto il Consigliere Pasqui non ha espresso il proprio voto.

Proposta di legge n. 139
ad iniziativa della Giunta regionale
“Proroga del termine di cui all’articolo 11, comma 1, della legge regionale 23 novembre 2011, n. 22 (Norme in materia di riqualificazione urbana sostenibile e assetto idrogeologico e modifiche alle leggi regionali 5 agosto 1992, n. 34 ‘Norme in materia urbanistica, paesaggistica e di assetto del territorio’ e 8 ottobre 2009, n. 22 ‘Interventi della Regione per il riavvio delle attività edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l'occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere tecniche di edilizia sostenibile’)”.
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 139 ad iniziativa della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Assenti.

Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. Sia io che la Consigliera di minoranza saremo rapidissimi, anche perché portiamo, come la settimana scorsa, la seconda proroga sulla legge regionale 22/2011, il Piano casa.
Anche oggi chiediamo di prorogare il termine, differito dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2024, questa volta però oggetto della proroga è l'articolo 11 della summenzionata legge.
L'articolo stabilisce che non sono ammessi ulteriori espansioni di aree edificabili in zona agricola nei Comuni che non hanno completato per almeno il 75% l'edificazione delle aree esistenti con la medesima destinazione d'uso urbanistica, prevedendo tuttavia che possono essere sempre adottati nuovi Piani regolatori generali o variante PRG vigenti se finalizzati alla riduzione delle previsioni di espansione delle aree edificabili, ovvero al recupero di aree urbane degradate.
Oggi votiamo nella proposta di legge la proroga, che è ad invarianza finanziaria, articolo 2, e l’urgenza, proprio perché deve essere votata entro il 31dicembre 2022. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Credo che abbia detto tutto il collega, è una proroga, però importante, perché, come ha spiegato nel merito il Consigliere Assenti, si impedisce ai Comuni di consumare suolo qualora non si sia consumato il 75% dell’edificazione nella corrispondente zona omogenea e invece sono fatte salve, proprio per evitare che si amplino le zone di espansione, sia residenziale che produttiva, le varianti in riduzione perché, come sapete, in questo momento le riqualificazioni sono molto importanti anche per il 110, ora sarà il 90%, ma le nuove costruzioni sono in diminuzione anche in conseguenza del calo demografico.
Non c'è la necessità di cercare, trovare, individuare nuove aree edificabili nei piani regolatori, mentre i Comuni che vogliono adottare delle varianti in riduzione possono farlo. E’ una norma di buonsenso in attesa della nuova legge urbanistica. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Aguzzi.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Molto velocemente per apprezzare il lavoro portato avanti dai relatori oggi in Aula e dalla Commissione, che ha visionato celermente questa modifica di legge che di fatto è una proroga dell'attuale normativa, come i relatori hanno ricordato.
E’ indubbiamente una norma molto utile da mantenere anche nell'attesa di una rivisitazione complessiva della legge urbanistica sulla quale si sta operando e sulla quale saremo impegnati da qui alle prossime settimane ed ai prossimi sei mesi.
Ha fatto bene il relatore a ricordare che le varianti in riduzione si possono effettuare, questo per precisare una cosa che non è stata perfettamente esplicitata, in teoria i Comuni nella loro autonomia possono anche accertare alcune aree di espansione, qualora lo ritengano necessario, però le devono compensare con l'automatica riduzione, possono essere variati in riduzione e anche a compensazione.
Questa è una norma ormai risaputa, che tutti quanti conosciamo benissimo, mi fa piacere che oggi l’Aula l’abbia portata e spero che venga votata all'unanimità. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Una proposta di legge che definirei opportuna in un periodo storico come quello che stiamo vivendo e in cui diventa imprescindibile ed arrestare ogni possibile consumo esasperato del territorio va proprio in questa direzione.
Andiamo a modificare, come hanno già detto i relatori e l'Assessore, l’articolo 11 della legge n. 22 del 2011, il Piano casa, ma si lascia comunque discrezionalità ai Comuni, prime sentinelle del territorio, per portare variazioni al PRG finalizzate alla riduzione dell'espansione delle aree edificabili, oppure al recupero di aree degradate.
Una linea quella della proposta di legge nel solco dell'ottimizzazione e della valorizzazione dei nostri territori, evitando il loro consumo e puntando molto sulla rigenerazione urbana, unica e vera via per non impantanare l’urbanistica nella staticità, favorendo lo sviluppo territoriale e al contempo tutelare l'ambiente e le comunità in virtù di quanto dettato dall’Unione europea che parla di suoli sani proprio a vantaggio delle persone e della natura.
Bene questa variazione della legge n. 22 del 2011. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 2. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 3 (dichiarazione d’urgenza). Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Questa proroga è quanto mai opportuna perché dobbiamo mettere i Comuni, che non hanno ancora utilizzato il 75% della potenzialità, in condizioni di agire. Questa è un proroga provvisoria in attesa della legge urbanistica, che noi ci siamo proposti di fare in tempi medio brevi perché è necessaria una rivisitazione della politica urbanistica della nostra regione: urbanistica, paesaggistica, tutto l'assetto del territorio.
C'è la necessità di rilanciare in un momento di crisi economica l'edilizia e quindi cercare di togliere tutti quei lacci e lacciuoli che impediscono all'attività edile di creare occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e cercare, anche nel quadro delle nuove norme di economia sostenibile, di creare migliori manufatti con risparmio del suolo.
Gli anni 60 70 fino agli anni 80 furono caratterizzati da una forte occupazione di suolo, sottraendo anche suolo agricolo o terreni pregiati. C'è un indirizzo che va nella direzione opposta, di riutilizzare tutto ciò che è stato costruito, che oggi è spesso deteriorato, dismesso, abbandonato. Dobbiamo andare in una ottica di revisione del territorio e questa legge che attiva le attività edilizie e l'economia va in questa direzione.
Il voto di Fratelli d’Italia è convintamente favorevole. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Per specificare che non stiamo approvando una norma che riguarda l’intero mondo, ma una disposizione che obbliga i Comuni a rispettare l’imposizione di aver già consumato il 75% delle zone omogenee per poterne prevede altre. Faccio un esempio, se ci sono delle zone di espansione residenziale, cosiddette C secondo il decreto ministeriale n. 1444 del 68, le cosiddette lottizzazioni residenziali, se il Comune ha consumato il 75% di tutte le previsioni urbanistiche del suo piano regolatore può prevederne delle nuove, altrimenti, come ha detto prima l’Assessore, può annullare una parte di quelle aree e ricondurle a destinazione agricola e sceglierne una corrispondente sia in superficie, ma soprattutto in volumetria perché poi i parametri sono diversi. Non c’è soltanto una superficie di suolo, ma c’è anche il volume, indici territoriali e fondiari che sono quelli che determinano il peso dal punto di vista della volumetria e dell'insediamento delle aree.
Fino a questo momento si è lasciata la libertà dei Comuni di potere attivare, adottare ed approvare varianti che fossero finalizzate a ricondurre le destinazioni residenziali e produttive, di queste fondamentalmente parliamo, alla destinazione agricola perché, come tutti penso sappiano, possedere delle aree con destinazione edificabile ha un costo che i cittadini si trovano spesso a pagare al Comune, che in genere è restio a ricondurre le aree a destinazione agricola proprio per questo, pur non potendo, non volendo realizzare delle volumetrie perché oggigiorno c'è un trend negativo, purtroppo di crescita, che riguarda non soltanto i piccoli Comuni, ma tutte le Marche, tutta l'Italia. C'è un esubero di vani utili che sono quelli che vengono considerati per calcolare gli indici e i parametri dei piani regolatori e non c'è la necessità di nuove volumetrie.
Ho accennato prima che le politiche sul 110, sugli adeguamenti sismici e sulla parte energetica degli edifici fino ad arrivare all'autonomia hanno fatto sì, e questa è stata una cosa davvero appropriata, che siano state riutilizzate e riconvertite delle volumetrie che spesso non erano utilizzate. Questo fenomeno che è altamente positivo è andato verso il non uso del nuovo suolo, che è comunque uno degli obiettivi di questa norma, che viene prorogata in attesa di una nuova legge urbanistica, che era molto difficile fare quando c'erano i 2/3 del territorio della regione Marche devastati dal sisma. Se avessimo provato a tirare fuori dal cassetto la norma che era stata predisposta alla fine del 2015, inizi 2016, saremmo stati uccisi, chiaramente non in termini fisici, dai Sindaci e dai territori perché avremmo costretto i Comuni ad adeguarsi a delle normative che in quel momento non erano in grado di sostenere, avendo già a riferimento quelle che erano state stabilite per il sisma. Dico norma per dire quello che per fortuna è diventato un codice. Grazie.

PRESIDENTE. Proposta di legge n. 139. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Proposta di legge n. 138 (proposta di legge statutaria)
ad iniziativa della Giunta regionale
“Modifica alla legge statutaria 8 marzo 2005, n. 1 (Statuto della Regione Marche)”.
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 138 della Giunta Regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Questa è una proposta di legge della Giunta che ha un particolare valore istituzionale, è la previsione, accanto ai sei Assessori che vengono previsti attualmente dalla legge, di un sottosegretario che coadiuva l'attività del Presidente. che ha meno Assessori rispetto alle altre Regioni più grandi ed è continuamente impegnato in attività istituzionali. Da ieri il Presidente Acquaroli è impegnato per due giorni nella Conferenza Stato Regioni a Milano alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella, il Capo dello Stato, è lì con i Presidenti delle Regioni e la presenza delle Marche è particolarmente importante in questa fase. Questo è un esempio di oggi, ma così accade continuativamente.
La presenza di un sottosegretario …, che per analogia è un po' come per il Presidente del Consiglio che è coadiuvato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delle prerogative specifiche, addirittura in quel caso ha la delega ai servizi segreti. Qui non siamo lo Stato, abbiamo altri compiti, altre normative, una persona che tenga i rapporti con il Consiglio regionale , Nelle attività dello Stato è previsto il Ministro ai rapporti col Parlamento, in questo caso sarebbe il sottosegretario che ha in particolare la delega delle relazioni con il Consiglio regionale, quindi interviene in caso di assenza dell'Assessore, per esempio per rispondere alle interrogazioni, alle interpellanze e altro. Credo che sia necessario.
Se posso esprimere un giudizio mio personale, credo che dobbiamo orientarci sull'esempio di tutte le democrazie occidentali. Ho una sola esperienza istituzionale all'estero, nella città di San Francisco, i municipi americani sono organizzati con un piccolo numero di Consiglieri comunali, si chiamano supervisor, supervisori che controllano, mentre c'è un esecutivo forte. Il Sindaco nomina tutta la sua Giunta, gli Assessori sono analoghi ai nostri e sono numerosi perché le deleghe sono molteplici. Pensiamo che in questo Consiglio regionale gli Assessori arrivano a sommare sulla stessa persona fino a 11/13 deleghe, sono sostanzialmente nell'impossibilità fisica di seguire tutti i problemi e di riuscire a coordinare anche le soluzioni e spesso questo viene demandato ai funzionari, ai dirigenti.
Dal punto di vista della valutazione politica questa è una cessione di rappresentanza, che non vedo di buon occhio. Quando ci fu la riduzione dei Consiglieri regionali – la fase del Ministro Tremonti – la vidi di buon occhio perché c'erano Assemblee legislative regionali che arrivavano a 80 Consiglieri regionali, una cifra molto forte, la nostra Regione ne aveva 40 e sono stati ridotti a 30, che credo siano una rappresentanza opportuna per una Ragione di 1,5 milioni di abitanti, viceversa, secondo me, sul Governo occorre una operatività molto forte e otto Assessori regionali per la Regione Marche sarebbe stato un numero corretto.
In questo momento abbiamo la possibilità di nominare il sottosegretario, non siamo la prima Regione perché quella che storicamente l'ha sempre avuto è la Lombardia, che ne prevede addirittura due, ma la Lombardia ha anche 10 milioni di abitanti, come ce l’hanno il Molise, l'Abruzzo, la Toscana, con orientamenti politici molto diversi, in fasi diverse ed in coalizioni diverse.
L'esigenza non è del centro-destra nelle Marche, come qualcuno vuol pensare, è una necessità che c'è nella sinistrissima Toscana ed anche in Lombardia, Friuli-Venezia Giulia ed in tantissime altre Regioni. Un sottosegretario addetto al Presidente e anche a vicariare gli Assessori è una cosa opportuna.
Non c'è nessun problema dal punto di vista costituzionale, qui prendo i riferimenti così non sbaglio, che dice che deve essere inserito nello statuto regionale per cui occorrono due votazioni, quella attuale di oggi ed una successiva nella primavera prossima e poi verrà inserito in statuto e si potrà procedere alla nomina. All’attuazione della modifica statutaria si provvede con legge regionale e noi qui stiamo andando in questa direzione.
Discuteremo gli emendamenti, ma sono contrario a quelli limitativi, la figura può essere scelta fra i Consiglieri regionali, e in questo caso non percepire altro compenso, o tra gli esterni, in questo caso c'è un compenso limitato. Da questo punto di vista di fronte alle spese della Regione qui troviamo una minuzia, spesso si spendono malamente i soldi per altre nomine, questa è un'esigenza necessaria. C'è il parere favorevole di tutta la coalizione della Commissione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Ho già avuto modo di dire in I^ Commissione quanto sia insufficiente il numero degli Assessori in una Regione come la nostra, costretta a misurarsi con emergenze regionali e nazionali, e lo sappiamo bene noi della precedente Giunta, il sottoscritto, la Consigliera Casini, la Consigliera Bora, che ci siamo dovuti misurare da subito con la crisi economica, la crisi del credito, il terremoto, la pandemia, ma non solo, con la riforma delle Province, che ha trasferito alla Regione un'infinità di competenze di carattere gestionale e mi meraviglio che nella relazione accompagnatoria a questa proposta di legge tutte queste emergenze non vengano indicate a sostegno della motivazione di una modifica statutaria così rilevante, come ha fatto meglio la Regione Toscana, l’ha ricordata il relatore di maggioranza, quando ha inserito nel proprio statuto la figura del sottosegretario, poi diremmo.
Sarei disponibile, ad esempio, a votare una proposta di legge alle Camere perché si dia la possibilità ad una Regione come la nostra di aumentare il numero degli Assessori, ci sarei su questo, però non è una competenza regionale, ma di carattere nazionale, ed è questo il punto.
La proposta di legge n. 138, come presentata e approvata dalla I^ Commissione consiliare, ha la finalità di introdurre nell'ordinamento regionale la figura del sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale. La modifica che si vorrebbe apportare, laddove il sottosegretario potrebbe essere scelto anche al di fuori dei componenti del Consiglio Assemblea legislativa regionale, con attribuzione di relative indennità, è del tutto irragionevole, inopportuna, immotivata e, soprattutto, in contrasto con la disciplina contenuta nell'articolo 14 del decreto-legge n. 138, oltre che con le stesse disposizioni costituzionali. Non si può fare questo e dico subito che c'è un nostro emendamento, noi siamo d'accordo con la figura del sottosegretario alla Giunta regionale, ma deve essere scelto all'interno del Consiglio regionale in quanto non ci sono motivi di incompatibilità perché il sottosegretario, come ben indicato nella legge, partecipa alla Giunta senza diritto di voto, con l'impossibilità di compiere ed adottare atti di carattere gestionale, c'è scritto, quindi deve essere scelto all'interno del Consiglio regionale.
Il capogruppo Consigliere Ciccioli cita altre Regioni, è vero che in altre Regioni è prevista la figura del sottosegretario, ha citato la Toscana in cui si dice, leggo testualmente il testo del mio emendamento: “Il Presidente della Giunta può nominare un sottosegretario alla Presidenza, scelto fra i Consiglieri regionali, che partecipa alle sedute di Giunta, pur non facendone parte senza diritto di voto”, scelto fra i Consiglieri regionali. Nella Regione Abruzzo, guidata da Fratelli d'Italia, c’è sì la figura del sottosegretario alla Presidenza, ma si dice che è nominato dal Presidente della Giunta regionale fra i Consiglieri regionali, non un esterno, perché non c'è l'attribuzione dell'indennità. Questo è fondamentale, diversamente la norma si pone in contrasto con l'articolo 14 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, che ho citato poc'anzi. Cosa dice questa norma nazionale? Colleghi, ascoltate perché ci riguarda da vicino e poi dirò perché. L’articolo 14 (Riduzione del numero dei Consiglieri e Assessori regionali e relative indennità) - norma nazionale – prevede che per il conseguimento degli obiettivi stabiliti nell'ambito del coordinamento della finanza pubblica, le Regioni adeguano, nell'ambito della propria autonomia statutaria e legislativa, i rispettivi ordinamenti ai seguenti ulteriori parametri: previsione che il numero massimo degli Assessori regionali sia pari o inferiore ad 1/5 del numero dei componenti del Consiglio regionale, con arrotondamento all'unità superiore. La riduzione operata entro sei mesi decorre dalla legislatura successiva, com’è decorsa, pena le sanzioni. Allora, quando voi andate a fare le modifiche statutarie …, è vero, l’articolo n.122 della Costituzione ci dice che “il sistema d’elezione e casi di ineleggibilità e di incompatibilità del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale nonché dei Consiglieri regionali sono disciplinati con legge della Regione nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica”, e questa è una legge della Repubblica, che non si può aggirare in modo surrettizio introducendo la figura del sottosegretario perché nel momento in cui si prevede che il sottosegretario possa essere scelto al di fuori del Consiglio regionale, pur non partecipando alla Giunta, non votando, e si prevede la relativa indennità con le strutture di supporto, è evidente il modo surrettizio perché di fatto si prevede un’ulteriore figura all'interno dell'organo di Governo. E questo non può essere perché è contro la previsione dell'articolo 14 ed esporrà la modifica statutaria, una volta approvata, alle relative e conseguenti sanzioni da parte dello Stato, ad esempio sui trasferimenti. C'è di più, potrà essere impugnata una volta approvata dal Governo perché lo dice l'articolo 123 della Costituzione, può essere sollevata la questione di legittimità costituzionale dalla Corte dei Conti in via incidentale, come può essere sollevata la questione, in via incidentale, da un qualsiasi cittadino che si ritenga coinvolto in un atto amministrativo dall’attuazione di questa legge.
Abbiamo presentato un emendamento identico a quello della Regione Toscana: va bene la figura del sottosegretario, ma lo si scelga all'interno del Consiglio regionale. Se c'è questo siamo d'accordo perché non c'è un costo in più, che è vietato dalla legge. Anch'io ritengo che sia una spesa che ben può sostenere la Regione Marche, che non è rilevante, ma non si può fare perché lo vieta la legge nazionale.
Questa modifica rende la violazione della legislazione statale ancora più evidente perché – e qui riguarda tanti di voi, i Consiglieri subentranti- voi sapete che la scorsa legislatura questa Assemblea legislativa con legge regionale n. 36 del 2019 “Norme per l'elezione del Consiglio e del Presidente della Giunta” ha previsto la supplenza per l'esercizio delle funzioni di Consigliere a causa della pure prevista incompatibilità tra le funzioni di Assessore regionale e quelle di Consigliere regionale, con il conseguente istituto della sospensione per il Consigliere regionale chiamato in Giunta regionale. Converrete con me che questo di fatto può determinare astrattamente sei figure in più, come è giusto dal mio punto di vista, però, io che pure ho votato quella legge e risulta dal resoconto, come ho detto in Commissione, c'è il tema della sospensione che non va bene perché è giusta l'incompatibilità tra l'Assessore e il Consigliere, c'era nelle Province quando erano elettive, c’è nei Comuni sopra i 15.000 abitanti, se c'è questa incompatibilità nel Comune di Roma che fa 3 milioni di abitanti, figuriamoci se non ci può essere nella Regione Marche o in un altra Regione. Però l’istituto della sospensione è singolare, tant'è che io ero contrario, e risulta dal resoconto stenografico, perché tra l'altro modifica la precostituzione dell'Assemblea legislativa, perché se nessuno può essere distolto, in termini giuridici, dal Giudice naturale precostituito per legge, io dico che neanche la legge può essere distolta dal suo Giudice naturale precostituito per volontà del popolo, questo è il tema. Chi è che decide questo Consiglio? Il popolo e se il popolo decide il Consiglio e ogni Consigliere non è possibile che un Consigliere venga sospeso dalle sue funzioni attribuitegli dal popolo da un atto del Presidente perché lo nomina Assessore. Capite che c'è qualcosa che non va.
Queste cose le ho dette bene l'altra volta, però alla fine c'è sempre una mediazione, l'ho dovuta votare, ma io l'ho detta, oggi perché c'entra questa cosa qua? L’ho scritta, certo, ma il Presidente che doveva fare? Era una giusta mediazione perché il principio dell’incompatibilità è sacrosanto e se il Consigliere regionale è un legislatore, se la Giunta è un organo di Governo, se la Costituzione ci dice che sono organi della Regione: il Consiglio regionale, la Giunta e il suo Presidente, è evidente che non ci può essere confusione tra questi organi costituzionalmente previsti, non ci può essere confusione tra l'Assessore che vota in Giunta e il Consigliere regionale che legifera e controlla, non può essere, è giusta l’incompatibilità, ma è aberrante l’istituto della sospensione. Tra l’altro, l’ho citato l’altra volta, ci sono sospensioni che producono un'alterazione democratica, ve l’immaginate voi ad esempio, un Consigliere, c'è un Assessore che è sospeso, esercita le funzioni, immaginiamo l'Assessore alla materia X sospeso, c'è il Consigliere subentrante, quell'Assessore fa un atto improprio politicamente, il Consigliere subentrante gli potrebbe presentare una mozione di sfiducia? Non la può fare perché se sfiducia l’Assessore sfiducia se stesso, se quello va via, va a casa anche l’altro. Queste cose – voi direte: ma Cesetti dove stava? Io c’ero - le ho dette perché qualcuno le rilevasse e oggi le ripeto perché qualcuno se voi approvare questa legge le rilevi perché questa legge statutaria, che voi fate, è strettamente connessa a questi temi che vi sottopongo. Domani -se oggi andate a prevedere che il sottosegretario può essere scelto all'esterno di questo Consiglio regionale con attribuzioni di relativa indennità, che farete per legge - questa norma può essere impugnata dal Governo ai sensi dell’articolo 123 della Costituzione perché è una modifica statutaria, può essere impugnata del Governo ai sensi dell’articolo 127 perché interagisce con la legislazione statale, ma può essere impugnata dalla Corte dei Conti in via accidentale in quanto c’è un costo aggiuntivo ed in sede di parifica potrebbe rilevare la questione di legittimità costituzionale e quando lo andrà a fare … Su questo c’è un mio ordine del giorno, un nostro ordine del giorno di non passaggio agli articoli, che noi invieremo al Governo ed alla Corte dei Conti. E’ evidente, Consigliere Mangialardi, che se domani sarà sollevata la qestione di legittimità costituzionale in base a questa norma, nel contempo potrà essere fatta anche sull’altra, quella che abbiamo fatto noi l’altra volta, con le incongruenze di cui vi ho parlato. Quindi, non l’approvate, o meglio, va bene sul sottosegretario, lo votiamo anche noi, ma che venga scelto tra di voi, mica viene nominato uno di noi, noi non veniamo nominati di sicuro! Va bene il sottosegretario, ma che venga scelto tra i Consiglieri regionale perché non votano. Questo è quello che noi … e c’è quell’ordine del giorno perché diversamente questa è una norma che non si può fare. Quando il Consigliere Ciccioli dice la Toscana, il Molise e l’Abruzzo, sì il sottosegretario, ma tra i Consiglieri regionali.
Rinviando questa norma ad una legge regionale quando andrete ad approvare la relativa indennità voglio vedere come farà quella legge a passare tutti i vagli che vi ho detto.
Se voi Consiglieri della maggioranza non votate il nostro emendamento e non prevedere che il sottosegretario venga scelto tra di voi, fate un doppio danno, primo perché non viene scelto tra i Consiglieri e viene scelto all’esterno, secondo perché così facendo può essere sollevata una questione di subentranti con un corto circuito istituzionale, che non finisce più.
Le cose che vi diciamo noi sono successe per il Segretario generale, sulla sanità, le cose che vi diciamo noi sono i rilievi che poi vi ha fatto il Governo, che erano gli stessi previsti nell’ordine del giorno presentato dal gruppo PD. Assessore al bilancio, lei è arrivato adesso, l'ordine del giorno presentato dal PD di non passaggio agli articoli sulla legge dell'ordinamento e l'organizzazione dell'anno scorso, di due estati fa, diceva le stesse cose che ha evidenziato il Governo, la Corte dei Conti in sede di parifica ha detto le stesse cose che dicevamo noi.
Quando avete fatto la riforma della sanità, del Servizio sanitario regionale, il Governo vi ha fatto gli stessi rilievi sulla mancanza di copertura finanziaria e sulla clausola di invarianza, che vi avevamo detto noi in un ordine del giorno. Dateci retta, approvate questo ordine giorno, che adesso presenteremo, di non passaggio agli articoli e se non l’approvate, almeno approvate il nostro emendamento che va in quella direzione e rende questa legge statutaria compatibile con le norme nazionali e con le norme della Costituzione, altrimenti c’è una violazione evidente di norme costituzionali, che vi ho citato poc'anzi.
L’Assessore al bilancio - che io sono stato - sa bene che le Regioni devono concorrere al conseguimento degli obiettivi stabiliti dal coordinamento di finanza pubblica, previsti dalla Costituzione e dal combinato disposto degli articoli 97 primo comma, 81, 117 primo comma, 119 primo comma, che impongono alla Regione il rispetto degli equilibri di bilanci, soprattutto di concorrere ad assicurare l'osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea, e la legge nazionale va in questa direzione

PRESIDENTE. La prego di concludere.

Fabrizio CESETTI. Siccome la Costituzione ci dice che le modifiche si possono fare, ma nel rispetto della norma nazionale, ecco che si chiude il cerchio: o votate l'ordine del giorno di non passaggio agli articoli oppure, pensateci bene, votate i nostri emendamenti, che non dicono no al sottosegretario, ma prevedono che il sottosegretario sia scelto tra di voi. Poi, Presidente, mi riservo di intervenire sugli emendamenti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Livi.

Simone LIVI. Grazie, Presidente. Ringrazio il Consigliere Ciccioli per aver spiegato molto bene le finalità di questa modifica statutaria, che di fatto va a snellire il lavoro sia del Presidente sia della Giunta, per le motivazioni che sono state elencate poco fa. Ho ascoltato con molto interesse l'intervento del Consigliere Cesetti …

PRESIDENTE. Chiedo di fare silenzio in Aula, per favore.

Simone LIVI. Ho ascoltato con molto interesse l'intervento del Consigliere Cesetti e le accezioni che ha messo sul tavolo, però credo che siano motivazioni che reggono fino ad un certo punto, anche perché studiando questa modifica statutaria, questa proposta di legge n. 138, e viste le finalità, mi sono anche preso la briga di andare a vedere come si erano comportate le altre Regioni. E’ stato ricordato che per ultima la Toscana ha adottato la figura del sottosegretario, prima ve ne erano altre ricordate: l'Abruzzo, la Calabria, la Lombardia, l’Emilia-Romagna. Quando il Consigliere Cesetti parla di scandalo e di un provvedimento inopportuno, vorrei ricordare che questo stesso provvedimento, con decreto del Presidente della Giunta n. 22 del 28 febbraio 2020, è stato adottato dal Presidente della Giunta dell'Emilia-Romagna e non ha incaricato un Consigliere regionale, ma un ex deputato PD nella legislatura dal 2013/2018, e molto approssimativamente, chiedo scusa già da adesso se sbaglio le cifre, mi sembra che questa operazione inizialmente è costata circa 300.000 euro. Quello che oggi si vuole imputare a questa maggioranza, a questa Giunta, al centro-destra, che vuole istituire nella Regione Marche un sottosegretario, lo ha già fatto colui il quale molto probabilmente, ma non entro nelle vicende vostre, diventerà il Segretario nazionale PD, attualmente Presidente della Regione Emilia-Romagna, e non era un Consigliere regionale, ripeto, colui che è stato nominato sottosegretario.
Ho fatto l'amministratore per qualche anno, capisco anche che ci sia un po' il gioco delle parti, è normale, fa parte della dialettica, però quando la polemica rimane fine a se stessa, mi sembra inutile. Lo dico da singolo Consigliere, ma credo che anche il nostro gruppo e l'intera maggioranza sia sempre disponibile ad un confronto, ad un dibattito purché questo possa apportare qualcosa in più agli elementi maggiori al dialogo stesso.
Ribadisco quello che ha detto il mio capogruppo Consigliere Ciccioli, quella è la scelta di tutta la maggioranza. Sono d'accordo con l'istituzione di questo sottosegretario perché credo che sia importante poter snellire il lavoro del Presidente e della Giunta e posso garantire che di lavoro ce n’è tantissimo, per cui ritengo che questa figura sia indispensabile e l'invito è di andare ad approvare la proposta di legge n. 138 ed andare poi alla modifica dello statuto. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Di questa proposta di legge ne abbiamo parlato abbondantemente anche in I^ Commissione e senza fare alcuna polemica, Consigliere Livi, siamo Consiglieri, quindi diciamo la nostra con grande pacatezza ed umiltà.
Ripeto in Aula quello che ho avuto modo di dire in Commissione, il sottosegretario - su questo ha ragione il relatore di minoranza Consigliere Cesetti - a mio parere e a quello del Movimento che rappresento, dovrebbe essere scelto fra i Consiglieri regionali anche e soprattutto per non gravare sull'ente anche dal punto di vista economico.
Un punto che forse ci distingue rispetto a quello che ha detto il relatore di minoranza è che per noi non dovrebbe rispondere alle interrogazioni, che non sono un accesso agli atti, ma hanno una lettura politica, vorremmo che in Aula a rispondere fosse un politico, un membro della Giunta a tutti gli effetti, che vota in Giunta e che ha una responsabilità politica. E’ per questo motivo che abbiamo predisposto degli emendamenti, li avete visti, non sono tanti, e da poco ho presentato anche un subemendamento all'emendamento presentato dal PD per togliere la funzione che prevede che il sottosegretario possa rispondere alle interrogazioni, che per noi sarebbe il caso di evitarlo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Poche considerazioni, senza retorica un ringraziamento al Consigliere Cesetti per l'ottimo lavoro fatto, per l'intervento, per il contributo sostanziale e pulito dal punto di vista logico e anche giuridico, oltre a quello politico. Il suo intervento mi pare non inquadri nessuna lacuna sotto il profilo politico, direi che per certi aspetti è troppo perfetto, anche se perfetto non esige l'aggettivo.
Il Consigliere Cesetti con grande onestà intellettuale non considera un altro aspetto, che spero possa essere integrato alle sue più profonde e complete riflessioni. Questa non è una scelta nobile, che corrisponde alle finalità che il relatore di maggioranza ha individuato. Potete immaginare che un sottosegretario, una sola figura in più, possa far fronte alle enormi competenze della Giunta? Il Consigliere Cesetti fa un ragionamento molto serio e profondo dentro un'ottica di non appartenenza ad una parte politica, Basterebbe chiedere a chiunque abbia avuto incarichi amministrativi o anche a chi non li ha avuti, ad ogni Assessore, se è ragionevole che ognuno si occupi di tre, quattro, cinque materie, quindi da questo punto di vista c’è un limite. Lui fa un'illustrazione, dà un suggerimento, una critica di visione, giustificata da altro perché questa non è una scelta originata dalla necessità, se fosse originata da un approfondimento, da una visione delle problematiche di cui una Giunta regionale, come quella delle Marche, sia attuale che precedente, deve farsi carico con sei Assessori ad un numero di materie così sconfinato, non si sarebbe andati verso questa ipotesi di lavoro.
In realtà c'è altro, quello che il Consigliere Ciccioli non è in grado di dire, anzi, non ha il coraggio di dire, e non lo fa neanche il Consigliere Livi, è che vanno accontentate alcune figure, questa è la realtà, non lo dice il Consigliere Carancini o il silenzio di stile del Consigliere Cesetti, lo scrivono i giornali prima di noi, peraltro da settimane. Sarà il Vicesindaco di Ascoli Piceno? Può darsi, sarà l’ex deputato della Lega che occupa quest’Aula arbitrariamente, è entrato qualche seduta fa non so a quale titolo. Non facciamo entrare alcune persone, però lui è entrato, sgambetta, scalcia, scalpita, lo dobbiamo mettere e siamo arrivati al punto di mettere in discussione l'Assessore Saltamartini, nei confronti del quale sono sempre molto critico e lo sarò. Sono contento se verrà l’ex deputato della Lega, sono felice. Il Vicesindaco di Ascoli Piceno o l’ex deputato della Lega, che scalpita, addirittura un altro nome che esce è quello di XY, ben noto alle cronache politiche, Mi sono allargato, ho ampliato il perimetro.
Bisogna essere onesti, Consiglieri di maggioranza, bisogna dire che la politica ha bisogno di accontentare qualcuno con un ruolo, con una prebenda significativa, però non è una cosa seria fatta forzando una serie di norme che puntualmente il Consigliere Cesetti ha illustrato, fatta per accontentare le guerre intestine della maggioranza, fra Fratelli d'Italia e la Lega, che esce sconfitta dalle ultime elezioni, ridimensionata.
La politica non è questa, la disponibilità ad un apporto costruttivo lo dà il Consigliere Cesetti con una generosità e “onestà” che credo sia giusto rivalorizzare, perché ha detto: “Scusate ma perché andiamo a prendere fuori?” Qui ci sono 18 Consiglieri di maggioranza che possono ampiamente fare il sottosegretario al Presidente, perché non loro? Il Consigliere Cesetti con grande stile ha detto: “ Guardate, non andate a infangarvi per occupare un posto e dare dei soldi a qualcuno che deve avere un'indennità politica”, ve lo riconosce dicendo sceglietelo fra voi. Più corretto e onesto di questa proposta, che è del Consigliere Cesetti, che è dell'intero Partito Democratico che con lui l’ha condivisa, penso che più di così non si possa fare.
Se poi siete costretti e sottoposti a delle pressioni, per non dire altro, dal punto di vista politico, assumetevi la responsabilità, ma è un contributo che noi diamo perché siamo perfettamente consapevoli che questa è un’esigenza. Anche quello che credo abbia detto il Consigliere Cesetti, ho perso qualche battuta, ma che ho sentito anche dalla Consigliera Ruggeri, come potete immaginare che si possa far rispondere in Aula agli atti dei Consiglieri da un sottosegretario, questo problema non si porrebbe se fosse un Consigliere regionale.
E’ una cosa che esce dalla logica, si entra all'interno di un dialogo, confronto, approfondimento di competenze con una figura esterna.
Non so se in Emilia-Romagna esiste o non esiste, forse esiste, non so se risponde in Aula, ma se rispondesse in Aula sarebbe un errore, una mortificazione dei Consiglieri regionali, i quali hanno il diritto di interloquire, confrontarsi, domandare, rispondere con chi l'elettorato ha individuato, attraverso il Presidente, come interlocutori politici.
Penso che sia una proposta ancora una volta costruttiva, seria, non polemica, per non essere polemica ha bisogno di essere schietta. Non possiamo stare qui a legittimare una avance politica, l’insoddisfazione politica dell’ex deputato della Lega di turno, non è accettabile. Penso che la politica complessivamente non farebbe un buon servizio a se stessa e nella peggiore delle ipotesi vi invitiamo a rivedere la posizione con suggerimenti, contributi, con la partecipazione anche del Partito Democratico, che in maniera leale e corretta vi chiede di fare mezzo passo indietro. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Voglio fare un intervento, seppur breve, in linea con i Consiglieri del Partito Democratico, che sono già intervenuti, per dire che non vi accontentate mai, dobbiamo partire da qui: uno non si accontenta mai. Già vi abbiamo fatto una norma nella precedente legislatura che prevede la sospensione degli Assessori. Questa norma che prevede la sospensione degli Assessori vuol dire qualcosa, che coloro che oggi fanno gli Assessori non votano ed il fatto di non votare determina che non stanno in Aula, molti fanno altro. Gli Assessori della precedente legislatura non solo erano 6, ma erano Consiglieri regionali ed erano costretti a stare in Aula durante l'intera seduta consiliare perché se andavano via votando poteva mancare la maggioranza. Gli Assessori di oggi rispetto a quelli di prima sono meno impegnati in Aula perché non votano, anche se devo dire che qualcuno è sempre presente, diciamo che di media due sono presenti e gli altri quattro continuano a fare la loro attività. I Consiglieri regionali dovevano sostituire gli Assessori in Commissione. Il Consigliere Biancani, che c’era anche nella corsa legislatura, doveva sostituire gli Assessori, che erano anche Consiglieri, in Commissione. Questo per dire che, considerato che prima i Consiglieri dovevano sostituire gli Assessori in Commissione, che gli Assessori non votano e non devono essere presenti durante le votazioni, probabilmente il carico di lavoro e di presenza dell’attuale Giunta sono più bassi rispetto a quelli della Giunta precedente, in cui c’era il doppio incarico: Assessore e Consigliere. Questo è un regalo che la vecchia amministrazione regionale ha fatto alla nuova, tanto che oggi ci sono quattro Consiglieri regionali che sono in Aula non perché siano stati eletti al primo mandato, ma perché sono subentati a chi è stato nominato Assessore, qualcuno anche del nostro territorio. Oggi c'è una duplicazione, un aumento di costi, ci sono più Consiglieri perché prima l’Assessore era anche Consigliere.
Penso che questo sia un errore strategico che state facendo, non vi accontentate del beneficio che avete ottenuto grazie al voto della precedente amministrazione regionale, che ha regalato quattro consiglieri all’attuale amministrazione regionale, non contenti di questo ne volete aggiungere un altro pagandolo e dandogli …
Se lo raccontiamo la gente non ci crede, vi invito a raccogliere le indicazioni del gruppo del Partito Democratico e, se non ho capito male, anche del gruppo Movimento 5 Stelle. Non ci si accontenta mai, facciamo due di sottosegretari, anzi facciamone tre, il problema è di fondo: questa Giunta sta beneficiando del fatto che gli Assessori non sono Consiglieri, ci sono quattro nuovi Consiglieri e mi sembra il minimo che almeno uno di questi possa fare il sottosegretario. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Ha ragione il Consigliere Biancani quando dice che questa Giunta e questa maggioranza hanno avuto un grande regalo, quattro Consiglieri, e rispetto al carico di lavoro ricordo …

PRESIDENTE. Ha perfettamente ragione. Sospendo temporaneamente la seduta perché giustamente la Consigliera Casini chiede il silenzio in Aula durante l’intervento. Chi deve conferire esca dall'Aula, parli e poi rientri. Non è possibile che ci sia un continuo brusio che tende a salire di volume e impedisce a chi deve esporre la propria relazione di poterla fare. Grazie.

La seduta è sospesa alle ore 14,10.

La seduta riprende alle ore 14,11.

Presidente il Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Questa norma, che io ed il Consigliere Cesetti non avevamo condiso pienamente, è un po' un'anomalia, tanto è vero che ero convinta che venisse boccata e che venissero sollevati vizi di incostituzionalità, quindi non mi preoccupavo più di tanto perché non poteva essere ammesso il Consigliere sostituto in quanto troppo pressato e condizionato nella sua azione amministrativa.
Per chi dice che l'Emilia-Romagna ha una figura di questo genere, rispondo come diceva mia nonna che era una maestra: “Mai fare il più bravo dei somari”. Non è detto che uno debba essere necessariamente più bravo, meno bravo di qualcun altro. Consigliere Carancini, credo che lei abbia focalizzato …, a parte il Consigliere Cesetti che ringrazio per la lezione di diritto amministrativo e di politica che ci ha fatto perché ha fatto un intervento ..., tante volte mi giro e gli chiedo di smettere perché parla troppo, però stavolta ci ha dato una grande lezione, ci ha spiegato quali sono tecnicamente le motivazioni, è stato molto chiaro e credo che tutti i Consiglieri abbiano potuto capire perfettamente quali sono le criticità di questa manovra.
Oltre alla criticità economica, che è la prima è che solleviamo, se l’Emilia-Romagna si può permettere di pagare una figura in più non è detto che la Regione Marche lo debba necessariamente fare. Questa maggioranza dal suo insediamento ha via via sistemato tutti i Consiglieri non eletti, lady Diana Spencer avrebbe detto i “trombati”, io non lo dico, ma sono stati sistemati tutti e alla fine sistemeremo anche … Abbiamo sistemato anche chi ha ottenuto 300/400 preferenze, state sistemando più o meno tutti e questa è una strategia, siete maggioranza e lo potete fare, ma tutto questo non solo ha un costo, ma è anche brutto da vedersi nel senso che ... Adesso il Consigliere Putzu sta prendendo appunti e tirerà fuori qualche nome, io i nomi non li faccio perché, a differenza sua, preferisco non citare le persone, mentre lui ama molto parlare delle persone e delle cose (eventi, situazioni, storie).
Gli Assessori, come ha detto bene il Consigliere Biancani, sono invitati in quest'Aula e potrebbero anche evitare di darci delle lezioni di comportamento, specie quando sono da poco nominati.
Assessore Saltamartini, prima il Consigliere Carancini le voleva fare un complimento, non si è capito perché si è fermato a metà, però era un complimento, ben venga perché per noi è molto più semplice poter svolgere l'azione amministrativa e questo di conseguenza era, anche se non in maniera diretta, un complimento. Non c'è neanche la necessità in questo caso di andare da un notaio e dire: “Noi come Partito Democratico scriveremo in busta chiusa i nomi di quelli che saranno nominati” perché i giornali, come è stato detto da chi mi ha preceduto, li hanno già scritti e li scrivono da mesi. I nomi sono due, ad uno ha accennato il Consiglire Carancini e c’è stata una sollevazione nel dire che non era un nome possibile, quindi rimaniamo sui due cavalli che sono in corsa per quella postazione, entrambi li conosciamo, si sono candidati ed entrambi come direbbe Diana Spencer sono stati “trombati”.
La coerenza di questa amministrazione continua nel creare poltrone per far sedere tutti quelli che non sono stati eletti, è una strategia che ha anche dei costi, però chiamiamola con questo nome non chiamiamola modifica organizzativa per aiutare la Giunta, il funzionamento del sistema, chiamiamola come si chiama, come dice il Consigliere Biancani “ingordigia” perché avete già avuto un regalo che per me e per il Consigliere Cesetti non avreste avuto perché entrambi ci auguravamo che la legge fosse dichiarata anticostituzionale, lo diciamo candidamente, chi c'era all’epoca lo sa bene. E’ un regalo bene accetto perché si tratta di numeri importanti e quattro Consiglieri in più non sono pochi, però, insomma, “est modus in rebus”. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Ha ragione il Consigliere Carancini, dovevo aspettare, purtroppo mi ero prenotato e sapete che da parte mia è anche irrituale perché aspetto sempre la dichiarazione di voto.
Penso che un momento di riflessione ulteriore da parte della maggioranza, una valutazione rispetto al percorso che stiamo mettendo in capo, sia quanto mai opportuna perché, vedete, il richiamo che hanno fatto i miei colleghi, che hanno votato una legge elettorale aberrante - l’avete votata voi, vi guardo perché poi magari il Consigliere Putzu dice: “Io l’ho presa” - e quando era venuta fuori la questione delle candidature mi chiesero che cosa pensassi di un'ulteriore modifica della legge elettorale che portasse al ballottaggio. Siccome ho un grande rispetto istituzionale dico che le cose non si cambiano da sole e soprattutto non si cambiano a ridosso, quindi fui quello che si oppose a quel possibile percorso ed allora espressi grandi critiche al prodotto che questa Assise aveva messo a disposizione dei cittadini marchigiani. Pensare che ci sia un Assessore che produce indirettamente un Consigliere sub judice mi sembra una cosa aberrante. Ci sono dei Consiglieri in seguito a quella norma che temono di esprimere le proprie valutazioni sull'operato della Giunta perché poi sarebbe un rimbalzo inevitabile nei loro confronti.
Questo è un tema che ha grande responsabilità, c’è mezzo Consiglio che l’ha votato e l’ha prodotto, ma non vuol dire che invece io non apprezzi la proposta che è stata avanzata. Ve lo dico perché ricordo il biglietto da visita della Vicepresidente Casini, che per le deleghe che le erano state attribuite lo doveva girare dall’altra parte, con le difficoltà di questa Regione che allora in modo particolare si chiamavano terremoto. C'era la necessità di trovare uno strumento e non a caso era stata fatta una richiesta formale da parte del Presidente al Consiglio dei Ministri di dare, in deroga, alla Regione Marche un ulteriore Assessore rispetto a quello previsto dalla norma. Su questo ci fu anche il pieno sostegno dell’ANCI regionale per aiutare quel tipo di percorso, poi invece il Governo non andò in deroga, non acconsentì a nessuna modifica e quindi non si arrivò ad una proposta diversa. C’è stata però la campagna elettorale in mezzo, lo dico per il Consigliere Carancini che ha elencato quelli nuovi, ho sempre una memoria …, non come quella del Consigliere Cesetti, e già si parlava del sottosegretario, che doveva essere XY individuato al posto del Presidente Acquaroli, poi invece la Lega trovò la sintesi e XY doveva essere il sottosegretario. Non lo invento io, non c'è nessun tipo di polemica, è anche legittimo, tra l’altro, si evitava di far fare una figura non adeguata nel suo percorso a sostegno di candidati sbagliati nel proprio Comune, ma questo è un altro tema.
Oggi andiamo a trovare il sottosegretario, che io pensavo dovesse avere quel tipo di finalità, mettere nelle condizioni una Giunta carica di deleghe, con situazioni ex novo che si sono determinate …, perché anche qui abbiamo avuto l’alluvione che ha interessato quasi mezza regione, di questo parliamo, abbiamo avuto il terremoto che comunque ha inciso, abbiamo uno strumento che deve mettere nelle condizioni di far partire le tante risorse che arriveranno dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, quindi forse c'è la necessità di alleggerire da una parte e sostenere dall'altra l’azione degli Assessori, che qualche volta sono strutturati ed altre un po' meno, e forse hanno bisogno di un adeguato supporto, e fin qui è logico.
Vi dico, così lo anticipo, che chiederemo al Governo di impugnare la legge qualora non doveste ..., quella del Governo, perché tutti possono pensare che essendo il Governo amico ci può essere un occhio di riguardo. Guardate, non è così perché la fase istruttoria non la fa la politica. guardo uno che ha grande esperienza, se vi volete mettere nel periglio … Il Consigliere Cesetti prima vi ha elencato i suggerimenti che avevamo dato in altre occasioni, ci avete sempre girato la spalla perché eravate convinti, perché c’è sempre qualcuno che vi porta a sbattere formalmente, ma più per impuntature personali che per strategie politiche.
Chiederemo di impugnarla e non è detto che per contagio e contiguità non si possano determinare degli eventi migliorativi anche per una legge elettorale, Consigliere Cesetti, Consigliera Bora, guardo il Presidente del Consiglio il Consigliere Mastrovincenzo, che è un prodotto aberrante.
Penso che voi dovreste prendere in considerazione, quindi abbiamo preparato l'ordine del giorno, gli emendamenti e vi diciamo di mettervi e metterci nelle condizioni di procedere con le soluzioni più opportune. Il Consigliere delegato, che è stato sperimentato, non ha funzionato solo perché non era abbastanza rodato nel percorso, voi avete la possibilità di affinarlo rispetto alla figura del sottosegretario, date una occasione importante, non lo prendete all'esterno degli eletti perché il tema relativo al riconoscimento dell'indennità inevitabilmente ci porta anche su quell’altro fronte, alla verifica della Corte dei Conti e vi esponete ancora una volta ad una possibile valutazione perché da una parte c'è il tema gestionale e dall'altra quello politico, che non vi interessa. Ma poi c’è, come ho detto, sempre la legittimità degli atti, che troppo spesso non considerate, troppo spesso viene subordinata alle necessità della compulsione, della contrapposizione, mentre qui abbiamo fatto un lavoro che, come avete visto, vi vuol mettere nelle condizioni di avere anche un sostegno dall'opposizione, qualora in maniera ragionevole e adeguata vorreste assumere i suggerimenti che vi dà. Non sono mai così ottimista perché alla fine prevarrà l'individuazione della poltrona, dove finiscono normalmente quelli che la Consigliera Casini, citando lady Diana, ha chiamato i “trombati”, quelli che non hanno avuto il consenso adeguato dei cittadini. L’avete fatto con XX alla Fondazione Città di Senigallia, con l’Erap, dappertutto, vi assicuro che non mi scandalizza, invece mi preoccupa che una cosa completamente diversa da quello che volete fare oggi, non solo avete sottolineato gli errori che qualche mio collega ha commesso in passato, non solo non li volete recuperare, ma fate di peggio, anche consapevoli dei percorsi errati che sono stati fatti.
Vi invito a riflettere, siccome la politica in quest'Aula fa sempre un passo indietro rispetto alla compulsione, alla fine voterete una norma sbagliata e vi anticipo che il gruppo del Partito Democratico, sentendo anche l'intervento del Movimento 5 Stelle, chiederà al Governo di impugnarla e analogamente a quello che è già accaduto nel recente passato, rispetto ai suggerimenti che avevamo dato, può avere un risultato ancora più nefasto rispetto agli atti precedenti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.

Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Se nel merito possono essere condivisibili alcune posizioni tenute dai vari Consiglieri che mi hanno preceduto, legate al costo di nominare un sottosegretario interno tra i Consiglieri, altre mi sembrano forse tragicomiche, sentir parlare di lotte interne tra Fratelli d'Italia e Lega in Consiglio …. Non è una cosa neanche da pensare, c'è una grande armonia e sentirlo da voi che siete il partito più spaccato d'Italia, che non riesce a fare nemmeno un congresso sia regionale che nazionale, mi fa abbastanza ridere. Non me ne voglia il Consigliere Biancani, sentire delle considerazioni sul fatto che noi non dovremo fare nulla perché abbiamo già usufruito di una legge che ci ha permesso di avere quattro Consiglieri, una norma che avete fatto voi, e che ha sicuramente votata, come altri Consiglieri.
Io sono uno di quelli che ne ha beneficiato, anzi lo ringrazio, se siedo in questo Consiglio è anche merito della legge che avete fatto, purtroppo le leggi finalizzate a cercare di ottenere di fare cappotto vengono sempre male, questo è un caso emblematico: fare le leggi su misura non paga. Poi venite a dire che questa maggioranza, questa Giunta, vuole aumentare i costi, quando avete fatto una legge che palesemente, era chiaro, avrebbe inserito dei Consiglieri all'interno della nuova compagine della maggioranza, mi pare assurdo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Voglio ringraziare i Consiglieri del Partito Democratico per aver animato un po' questo punto all'ordine del giorno, giustamente per aver contribuito a scrivere un ordine del giorno importante. Voglio ringraziare i Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Carancini ed altri.
Ho ascoltato con attenzione ciò che ha detto la Consigliera Casini, riferendosi a me e la ringrazio perché da buona professoressa ha visto che da bravo studente ho preso degli appunti, a me piace studiare, prendere appunti ed ascolto con piacere chi si atteggia a professore o professoressa perché noi tutti in quest'Aula abbiamo sempre da imparare di più da chi ci ha preceduto, da chi ha più esprerienza di noi, ma è giusto anche precisare alcune cose.
Ho apprezzato moltissimo l'intervento del Consigliere Mangialardi perché finalmente dimostra serietà in questo senso, maledicendo politicamente la legge elettorale fatta e in teoria studiata, non so da chi, forse ce lo potrebbero raccontare gli Assessori Casini e Cesetti, per favorire qualcuno del PD, poi si sa che quando si fa una legge elettorale pensando di avvantaggiare qualcuno lo si sfavorisce. Lo vedo con le leggi elettorali, ogni legge elettorale viene fatta per andare contro qualcuno, mi ricordo il “rosatellum”, che era contro il Movimento 5 Stelle, che lo mandò al governo con la Lega, così come questa legge elettorale che ha fatto il PD, pensando di mettere … perché se uno fa l’Assessore e poi deve anche votare in Aula, gli Assessori non li facciamo votare per poi far entrare i Consiglieri ed è così che il Partito Democratico si è trovato all'opposizione.
Ma a prescindere da questo, apprezzo anche le critiche del Consigliere Mangialardi che sono legittime, così come quelle del Consigliere Carancini che, capisco, non era al Governo della Regione Marche, era Sindaco di Macerata e non so se come tale ha dato delle consulenze legali o alle altre consulenze legittime su leggi che fanno spendere più soldi ai cittadini, come è normale che sia.
Apprezzo su questo il Consigliere Carancini che, prima non c'era a governare la Regione Marche, non ha dato consulenze ai trombati del Partito Democratico, come leggo - la Consigliera Casini dice che a me piace fare nomi e raccontare storie – nelle delibere. Sto diventando un suo alunno e leggo che il precedente Presidente della Giunta …

(intervento fuori microfono)

Andrea PUTZU. Mi può autorizzare a parlare nel microfono perché altrimenti …

(intervento fuori microfono)

Andrea PUTZU. E’ lui che mi deve auotizzare, meno male che rispetta i ruoli.
Spero che ricordiate ciò che nella Giunta precedente i Consiglieri Casini e Cesetti, che oggi criticano questa maggioranza, hanno avvallato perché stiamo parlando di un sottosegretario che può essere interno o esterno, sta alla politica decidere perché io credo che il mandato degli elettori sia chiaro, ci mancherebbe altro, ma non fate una battaglia sui costi e non fatela neanche sui trombati della politica. Avete mandato una vostra dipendente del gruppo a fare la parlamentare, più spreco di soldi di quello? Siete riusciti a nominare tre consulenti nella precedente Giunta: uno che per sette mesi ha percepito 32.558,76 euro, voi lo sapevate, un atro che ha percepito 55.000 euro l'anno, non fate la battaglia sui numeri, ed un'altra persona, non ho fatto nomi, questi sono atti pubblici, non racconto una storia o mi invento una barzelletta, ma quello che mi fa sorridere è che si parla di politici trombati, mentre il record di sistemazione di politici trombati c’è l’ha il Partito Democratico, li avete messi dappertutto: nella sanità privata, nei consorzi che vi siete inventati per cercare di avere sempre agganci con la Regione. Ascoltare una lezione da chi ha il record di sistemazioni di politici trombati a noi ci fa sorridere.
Adesso avrete le elezioni primarie del Partito Democratico, non appartiene a me sapere chi è che andrete a sostenere, ma a chi sosterrà il Presidente della Regione Emilia Romagna dovrete dirgli di revocare YY, altro trombato della politica del Partito Democratico, che era parlamentare fino al 2018, poi trombato, è diventato consulente dal 2018 al 2020 del Presidente dell'Emilia-Romagna. C'è differenza tra noi e voi, noi le consulenze le diamo a titolo gratuito, non siete riusciti ad attaccare il Presidente Acquaroli sull’aspetto delle consulenze così “pagate”, avete attaccato XX e altri, tutte consulenze a costo zero.
A chi va a votare alle primarie del Partito Democratico il Governatore della Puglia dovete dirgli che è vergognoso quello che ha fatto, ricordatevi che chi tira il boomerang poi deve essere bravo a riprenderlo, sennò torna indietro e si fa male. Chi non voterà il Governatore della Puglia alle prossime primarie del PD gli dirà: “Caro Governatore, lei è come il Presidente Acquaroli e non la voto perché lei ha messo il sottosegretario prima del Presidente Acquaroli”.
Chiedo scusa se mi sono un po' accalorato però mi trovo molto spesso a cercare di capire la differenza tra due politiche: una che se la fanno loro va bene e l’altra che se la fanno gli altri è sbagliata. La politica delle consulenze del precedente Presidente della Giunta andava bene, le consulenze a titolo gratuito del Presidente Acquaroli sono sbagliate. State parlando di una scelta legata alla spesa? Se costa troppo ai cittadini marchigiani spiegheremo, come ho detto prima, che la vostra dipendente è stata promossa a parlamentare, gli spiegheremo le consulenze fatte dall’ex Governatore, lo sanno perché c’è già stato un giudizio in merito a quello. Questo per farvi capire che non potete mai fare il paragone con quello che avete fatto voi, perché noi, purtroppo, abbiamo l’umiltà non solo di ascoltarvi e di confrontarci con voi, che è la cosa migliore che fa la democrazia, ma abbiamo anche l’umiltà di ascoltare quello che voi dite, che è fuori dalla realtà. Vi capisco, è fuori dalla realtà come il vostro modo di fare politica che non è più percepito dai cittadini.
Nel centro-destra siamo fortunati perché siamo abituati a fare opposizione e la sappiamo fare, voi siete stati abituati a governare perché avete sempre avuto la fortuna dalla prima Repubblica in poi di governare i Comuni, le Province e le Regioni, ma oggi vi trovate al posto nostro a fare opposizione. Mi ricordo quando in Comune sono stato all’opposizione dal 2003 al 2020 e mi dicevano che fare l'opposizione era dura e che per noi sarebbe stata a vita, risposi che noi eravamo abituati, ma quando saremmo andati al Governo la parte più dura sarebbe stata per voi nel fare opposizione perché non eravate abituati.
Concedeteci qualche errore di maggioranza e anche noi vi concederemo qualche errore di valutazione perché quando si fa opposizione occorre dimostrare di ascoltare. Posso capire il Movimento 5 Stelle, la Consigliera Lupini, il Consigliere Santarelli che non hanno mai governato e possono fare opposizione su alcuni temi, ma ascoltare le lezioni della Consigliera Casini mi sembra un po' ingiusto.
Ognuno è libero di dire ciò che vuole per rispetto delle regole e su questa dialettica politica, però consentitemi di dire che se la Consigliera Casini vuole continuare su questo filone noi siamo ben contenti, tra l’altro ancora una volta se andremo avanti i cittadini marchigiani ci dimostreranno che su questi temi noi possiamo fare la differenza e la si può fare con umiltà perché se per voi il problema è l’aspetto economico, ditelo, ci dovete dire che è una vergogna aver destinato 6.000 euro al mese lordi per una persona esterna. Avete fatto dei nomi, li ho sentiti bene, ma non li ho mai ascoltati dal Presidente Acquaroli. I giornalisti fanno il loro lavoro, dicono dei nominativi, c’è chi parla della Lega, chi di spaccature.
Noi siamo dei gruppi con una storia di centro-destra, che stanno insieme dal 1994, siamo talmente divisi che votiamo sempre compatti, voi invece siete talmente uniti che presentate, come l’ultima volta, degli emendamenti che firmate e non votate. Cercate di far capire che gli altri sono spaccati, che vogliono fare qualcosa che non sia utile alla comunità, quando voi avete dimostrato di essere campioni del mondo di marchette elettorali e di incarichi dati ai trombati della politica. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, la Consigliera Casini.
(in fase di completamento)