OPPORTUNITA' PER LE AREE INTERNE, MASTROVINCENZO DIALOGA CON FABRIZIO BARCA All'Università di Macerata, un incontro/conversazione dal titolo “La nuova faglia città-campagna”
Intensa l'attività del Consiglio su questi temi. Mastrovincenzo: “Il prossimo impegno è un Patto per lo sviluppo con tutte le istituzioni locali e i rappresentanti del tessuto economico e sociale”.

Un patto per lo sviluppo delle aree interne. E’ il prossimo impegno delle istituzioni regionali annunciato dal presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, oggi pomeriggio a Macerata nel corso di un incontro/conversazione con Fabrizio Barca, già ministro per la coesione territoriale, dal titolo “La nuova faglia città-campagna”. L'appuntamento, organizzato dall'ateneo maceratese e ospitato nell'Aula Verde del Polo Pantaleoni, ha dato l'occasione per parlare di opportunità delle aree interne italiane. Sono intervenuti anche i rettori dell'Università di Macerata e della Politecnica delle Marche, rispettivamente, Francesco Adornato e Sauro Longhi.
Il Consiglio regionale delle Marche si è contraddistinto per l'intensa attività nei confronti delle aree interne, in particolare nel periodo dopo il sisma.
“Il Consiglio - ha spiegato Mastrovincenzo – lo scorso anno, ha sottoscritto la Carta di Fonte Avellana, in occasione del suo ventennale. Un testo che mette al centro le politiche per le aree interne, tentando di coniugare sviluppo, occupazione e imprenditorialità, con il rispetto per l'ambiente, a partire dai temi dell'economia circolare e dell'autosufficienza energetica”.
“E' un documento – ha continuato il presidente del Consiglio regionale - che guarda anche all'Europa a cui occorre chiedere di inserire nelle politiche per lo sviluppo una specifica agenda per la montagna, con obiettivi comuni e risorse economiche certe”.
Dopo il terremoto, l'azione del Consiglio regionale si è ulteriormente intensificata a cominciare dall'accordo con le quattro Università marchigiane che ha per oggetto lo studio di possibili percorsi di rilancio dei territori delle aree colpite dal sisma, partendo dalla riflessione che il processo di ricostruzione non può prescindere da un'idea di sviluppo.
“Un altro importante passaggio infine – ha detto Mastrovincenzo – è stato compiuto ieri in Assemblea con l'approvazione di una risoluzione, di cui io sono il primo firmatario, approvata all'unanimità, che impegna la Giunta regionale alla sottoscrizione di un Patto per lo sviluppo con tutte le istituzioni locali e i rappresentanti del tessuto economico e sociale attraverso l'utilizzo sinergico di fonti di finanziamento internazionali ed europee. Un atto che si contraddistingue per lo spirito costruttivo emerso da tutte le forze politiche, segnale questo che è di buon auspicio per il futuro della nostra regione”.
Nel suo intervento Fabrizio Barca, per entrare in argomento, è partito da un quadro internazionale. “Osserviamo – ha detto – nella società attuale tendenze antiglobalizzazione e antieuropeiste che nascono da una percezione di minaccia al senso di sé da parte della popolazione. Di qui anche la sfiducia verso le istituzioni. Questi fenomeni colpiscono il lavoro subordinato, i giovani e le aree interne, per l’appunto”. “Sulla faglia città-campagna – ha continuato Barca - ha inciso un certo atteggiamento culturale. Ma, oltre alla cultura, hanno inciso anche le politiche spesso disattente ai luoghi e costruite solo a misura della città e non delle aree interne”. “Quello che serve allora – ha sintetizzato Barca – è allora una politica diversa”. (s.g.)
Comunicato n.157, Mercoledì 31 Maggio 2017