BARRIERE ANTIRUMORE, IL CONSIGLIO APPROVA RISOLUZIONE ALL'UNANIMITA'
L'atto di indirizzo riconosce l'impatto paesaggistico e ambientale del progetto RFI e impegna il presidente Ceriscioli a farsi portavoce della volontà dei comuni costieri nelle sedi istituzionali. In apertura dei lavori le celebrazioni del Giorno del ricordo con il cantautore Simone Cristicchi. Approvata legge sul contrasto al tabagismo, via libera agli aggiornamenti sull'attività del Consorzio regionale di Bonifica e alla norma per la tutela dei Mulini storici.

 immagine primo piano BARRIERE, RISOLUZIONE UNANIME PER DAR VOCE AI COMUNI
In chiusura di seduta ieri, poco prima delle 20, il Consiglio regionale ha dato il via libera all'unanimità (19 voti favorevoli) ad una risoluzione che accoglie la posizione contraria di molti Comuni al progetto RFI per la mitigazione del rumore. L'atto, di cui primo firmatario è il Presidente Antonio Mastrovincenzo, è stato condiviso da numerosi consiglieri di maggioranza e opposizione, recepisce le sette mozioni all'ordine del giorno che sollevavano dubbi sull'impatto paesaggistico e ambientale delle barriere fonoassorbenti. Con la mozione l'Assemblea legislativa chiede al presidente della Giunta regionale di "farsi portavoce, in tutte le sedi competenti, delle decisioni assunte da ciascun comune marchigiano costiero, interessato dagli interventi di risanamento acustico previsti dal Piano redatto da RFI, così come risultato dai rispettivi atti inviati alla Giunta regionale, e a promuovere e sostenere il rispetto delle prescrizioni contenute nell'intesa sul Piano degli interventi di contenimento dell'abbattimento di rumore espressa dalla Conferenza Unificata del 1 luglio 2004".
I sette atti di indirizzo all'ordine del giorno, raccogliendo i pareri contrari della maggior parte dei comuni coinvolti, in totale 26, e di numerose associazioni, contestavano la scelta di RFI di mitigare il rumore attraverso pannelli fonoassorbenti di altezza superiore ai 7 metri, ritenuti impattanti sia per il paesaggio che per l'ambiente. Le mozioni sono state presentate tra il 1° e il 18 febbraio, da Enzo Giancarli (Pd) e Busilacchi (Mdp-Art.1), Federico Talè (Pd), Boris Rapa (Uniti per le Marche - Socialisti), il Presidente Antonio Mastrovincenzo (Pd), Mirco Carloni (Area popolare) e dai consiglieri del Gruppo M5s. Tra le soluzioni alternative proposte quella di mitigare l'inquinamento acustico con interventi alla sorgente (sul binario e sul materiale rotabile) e un progetto complessivo di arretramento della linea ferroviaria. Condivisa da tutti la necessità di un confronto tra tutti i rappresentanti istituzionali coinvolti (Regione, Comuni, Ministero infrastrutture) e RFI.


PROGETTO RFI MITIGAZIONE ACUSTICA: IL DIBATTITO
In apertura della discussione è intervenuta la vicepresidente Anna Casini che ha descritto gli esiti del tavolo di confronto con i sindaci dei comuni interessati riunito nel pomeriggio. "Ogni territorio potrà decidere in maniera autonoma – ha sostenuto la Casini - Se un Comune deciderà di non posizionare le barriere, si difenderà la scelta e porteremo tutte le posizioni alla Conferenza dei servizi con il Ministero dei trasporti. Si procederà contestualizzando ogni progetto con Ferrovie, affinché ogni territorio possa decidere, perché i territori devono essere rispettati quando si parla di temi così importanti. Questo progetto potrebbe avere un forte impatto non solo dal punto di vista paesaggistico, ma, in alcuni contesti, anche dal punto di vista ambientale, per il ristagno dell'aria e dell'acqua. Il tavolo si riconvocherà – ha concluso la vicepresidente - per definire meglio le procedure dal punto di vista tecnico. RFI sta facendo quello che la legge chiede di fare, ma nulla toglie la possibilità di modificare la legge". Per Mirco Carloni "al danno si unisce la beffa, perché non abbiamo più né la visuale del mare, né i treni. Questa è il momento di parlare con RFI del tema dell'arretramento, serve una risoluzione unitaria, e il parere della Regione nella conferenza dei servizi deve essere contrario". Secondo Giorgini (M5s) "Rfi non rispetta il Piano così come era stato definito nel 2000 dal ministero dell'Ambiente e i cittadini devono essere coinvolti nelle scelte". Per il consigliere Enzo Giancarli (Pd), firmatario della prima mozione, "è giusto perseguire l'obiettivo di modernizzazione e di sostenibilità del trasporto, ma altrettanto importanti sono le ragioni paesaggistiche, ambientali, economiche. Quello che serve è il potenziamento di tutta la rete ferroviaria adriatica". Il consigliere Rapa (Socialisti) auspica una soluzione condivisa che tuteli sia il paesaggio che la qualità della vita dei cittadini e le potenzialità turistiche dei territori. Per il capogruppo Maggi si tratta di "un incredibile e volgare progetto, generalizzato e indistinto. Come non reagire a un muro di ferro e cemento? La vista del mare fa parte del paesaggio tutelato dalla nostra Costituzione". "L'ascolto dei cittadini è una condizione prioritaria per affrontare questa vicenda" ha rilevato il consigliere Federico Talè (Pd). La consigliera Leonardi (Fd'I) ha espresso forte contrarietà a questo progetto e la necessità di riaprire alla soluzione dell'arretramento della ferrovia. Giacinti (Pd) è concorde con la posizione proposta dalla vicepresidente Casini, "occorre studiare e valutare con attenzione tutte le situazioni prima di prendere delle decisioni". Il capogruppo Zaffiri (Lega Nord) ha apprezzato il tavolo di lavoro convocato dalla vicepresidente "per reagire a questo tentativo di scempio. E' l'avvio di un'ampia discussione, non ci dobbiamo far prendere in giro da RFI o dal MEF. Serve una grande vertenza sul trasporto lungo la linea adriatica". Bisonni ha invitato "ad essere intelligenti nel comprendere la problematica, ricordando le battaglie contro l'inquinamento acustico. Dove la spostiamo questa ferrovia, se le Marche sono tutte urbanizzate? Non mi piace prendere in giro nessuno, vorrei ci fosse una soluzione alternativa e i costi per l'arretramento di tutto il parco treni sarebbero ingentissimi". Piergiorgio Fabbri (M5s) ha riconosciuto che la tratta adriatica è molto meno forte della tratta tirrenica e le Marche hanno pochi soldi da spendere rispetto ad altre regioni. Concentriamoci sulla mitigazione del rumore, agendo sull'impianto frenante e sulle rotaie". "Per la prima volta – ha evidenziato la consigliera Pergolesi (M5s) - forze politiche contrapposte la pensano nello stesso modo e che sono d'accordo, abbiamo elaborato una risoluzione che spero sia ampiamente condivisa. Ci siamo assicurati la disponibilità dei tecnici del ministero ad intervenire sulle fonti del rumore". Ha chiuso il dibattito il presidente Ceriscioli. "Dobbiamo tenere insieme il contrasto all'inquinamento acustico con la tutela della bellezza del paesaggio. Ci sono gli strumenti per poter abbattere il rumore, si tratta di spingere tutti verso questa soluzione. E' necessaria una condivisione dei percorsi, anche nei tavoli della conferenza delle Regioni. Questo atto è un documento importante da presentare nei tavoli istituzionali, per continuare ad ascoltare il territorio e coinvolgere i parlamentari".

LA FORZA DEL RICORDO PER LE VITTIME DEL CONFINE ORIENTALE
La voce e la chitarra di Simone Cristicchi sulle note di "Abbi cura di me" hanno concluso le celebrazioni per il Giorno del Ricordo in apertura della seduta del Consiglio regionale. Il cantautore, intervistato dal direttore dell'Amat Gilberto Santini, ha spiegato la sua scelta di portare sul palco la storia e ha definito il teatro «forza irripetibile che crea comunità, antidoto alla disattenzione». Sollecitato anche dai quesiti degli studenti, Cristicchi ha descritto le sensazioni provate entrando nel Magazzino 18 del porto di Trieste, dove sono ancora oggi conservati gli oggetti trasportati dagli esuli, e ha recitato il suo Credo: "quando la barbarie diventa quotidianità, la tenerezza è l'unica rivoluzione".
Il Presidente Mastrovincenzo ha invitato tutti a contrastare i rischi del negazionismo, del riduzionismo e delle strumentazioni degli eventi storici. «Per ricordare non basta un giorno ma impegnarsi ogni giorno è fondamentale per la nostra democrazia – ha detto Mastrovincenzo - Occorre trasformare il ricordo in impegno quotidiano, perché le lezioni della storia ispirino la politica». Il Capitano Franco Rismondo, presidente del Comitato di Ancona dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia, ha esortato tutti a fare attenzione nel pesare le parole quando si richiamano ferite della storia ancora aperte, come quelle legate al confine orientale, perché «nell'era di Twitter i cinguettii non diventino latrati». Nelle parole del presidente della Giunta Luca Ceriscioli la cultura dell'accoglienza che ha caratterizzato le Marche anche nei confronti degli esuli, «forme di solidarietà che risposero a quel disastro legato alle foibe e alla pulizia etnica». «Per chi ha vissuto l'esodo – ha evidenziato - è seguita l'ingiustizia dell'oblio, una seconda morte, una seconda damnatio». Alle celebrazioni hanno partecipato gli studenti della V C dell'Istituto Adriano Olivetti di Fano, che hanno descritto il loro progetto didattico dedicato alla città di Fiume, secondo classificato al concorso nazionale "10 febbraio" del MIUR. In Aula anche gli studenti del liceo scientifico Galilei di Ancona, dell'Istituto comprensivo Corridoni-Campana di Osimo, liceo classico e scientifico.
Nel pomeriggio, nel corso della seduta ordinaria, è stata discussa e approvata all'unanimità la mozione a firma della consigliera Elena Leonardi (Fd'I) "Giorno del Ricordo – 10 febbraio". L'atto condanna recenti dichiarazioni, atti di offesa e di sfregio nei confronti di luoghi e di persone testimoni del martirio delle Foibe e propone di organizzare, tramite l'Ufficio di presidenza dell'Assemblea legislativa, visite formative nei luoghi simbolo dell'esodo Giuliano-Dalmata. La consigliera Leonardi li ha definiti "i viaggi del ricordo per far sì che chi cresce oggi non venga contaminato dalle strumentalizzazioni del passato".


AMPLIATA L'ATTIVITA' DEL CONSORZIO DI BONIFICA
Via libera dell'Assemblea legislativa con 16 voti a favore, 9 contrari e un astenuto alla proposta di legge che aggiorna la norma regionale del 2013 sulle funzioni del Consorzio di bonifica. La pdl abbina il testo base, a firma del presidente Gino Traversini (Pd), alla proposta del consigliere Giorgini (M5s) sul riparto delle spese per gli interventi di bonifica.Traversini, relatore di maggioranza, ha ripercorso la storia di questi enti, nati nel 1933. «Il Consorzio funziona e sta lavorando e il mio giudizio si basa sui dati. I bilanci sono pubblici e tutti gli anni sono in utile. Mi sembra difficile sollevare dubbi sulla sua correttezza e democrazia». Ricordando che le Marche sono state la prima regione a istituire un Consorzio unico, Traversini ha spiegato i principali aggiornamenti introdotti dalla proposta, che «non stravolge assolutamente la norma vigente, ma se ne specificano meglio i contenuti, e non tocca la questione sollevata dai comitati che ne chiedono la sua soppressione», riferendosi alla questione delle cartelle di pagamento della tassa di bonifica, «contro la quale, sono stati fatti 310 ricorsi, di cui vinti 18». La pdl, sulla quale hanno espresso parere favorevole il Cal e il Crel, prevede l'accorpamento dei comprensori nel sud delle Marche (Tenna, Aso e Tronto) e l'ampliamento delle attività di competenza dell'ente, in particolare la difesa idrogeologica, il presidio del territorio e le funzioni inizialmente assegnate alle Province. La Regione e gli enti locali potranno stipulare con il Consorzio convenzioni per l'esercizio di queste funzioni. Il relatore di minoranza Piergiorgio Fabbri (M5s) ha espresso dubbi sui contenuti, dopo aver elencato le nuove funzioni attribuite all'ente. «Siamo perplessi su questa proposta e la contestiamo – ha dichiarato -. Continuate ad utilizzare il Consorzio come uno strumento improprio, è inutile modificare una normativa già minata alla base. Non diamo chiarezza ai cittadini sul suo operato che si sovrappone con altri enti come il Genio Civile. C'è un organico sufficiente per assolvere a tutti questi compiti? A noi non interessa una stazione appaltante, dobbiamo decidere su cosa esattamente deve operare il Consorzio, manca ancora il piano generale di bonifica e abbiamo dubbi sulle capacità di controllo della Regione su questo ente». Durante il confronto sono intervenuti, dichiarando voto contrario, i consiglieri Giorgini (M5s), Bisonni e Leonardi (Fd'I), voto favorevole il consigliere Marconi (Udc). Prima di avviare la sessione ispettiva, l'Aula ha provveduto a rinnovare le designazioni dei componenti del Comitato misto paritetico di reciproca consultazione.

LOTTA AL TABAGISMO, UNA LEGGE PER CONTENERE IL FUMO ATTIVO E PASSIVO
Via libera all'unanimità con 25 voti a favore la proposta di legge "Interventi di lotta al tabagismo per la tutela della salute", a iniziativa del consigliere regionale Mirco Carloni (Area popolare). La norma, finanziata con 20mila euro, ha l'obiettivo di ridurre ulteriormente i danni per la salute derivanti dal fumo di tabacco, diminuendo i fumatori attivi, limitando il numero delle persone esposte al fumo passivo e riducendo l'impatto ambientale degli scarti. I fumatori in Italia (dati 2016 Istituto superiore sanità e Doxa) sono 11,5 milioni, nelle Marche (dati sorveglianza epidemiologica PASSI 2012-2015) sono fumatori il 24% delle persone tra i 18 e i 69 anni. Le azioni saranno definite dalla Giunta regionale attraverso un piano triennale e comprendono la prevenzione attraverso la promozione di stili di vita sani, l'assistenza e il supporto ai fumatori attraverso i Centri territoriali disassuefazione del sistema sanitario, misure di contrasto all'inquinamento e ai rifiuti prodotti dal fumo. Per il relatore di maggioranza Luca Marconi (Udc) si tratta di una pdl che «rientra tra gli interventi legislativi che mirano a rafforzare quanto già lo Stato disciplina in termini di limitazione, vigilanza e controllo, mettendo in campo azioni che solo le regioni possono prevedere. Non vuole negare la libertà di fumare, ma affermare il diritto di chi non fuma di difendere la propria salute, attraverso l'educazione e la prevenzione. La spesa della prevenzione nel campo del tabagismo fa risparmiare milioni nel campo della cura». Il relatore di minoranza e firmatario della proposta Mirco Carloni (Area popolare) ha più volte evidenziato che questa legge «è un punto di partenza, un primo passo, un indirizzo, uno stimolo, al quale dovrà seguire un successivo piano, risorse necessarie e competenze adeguate». Quattro le strade di intervento individuate dalla legge ed elencate da Carloni: «prevenire l'iniziazione soprattutto tra i giovani, sostenere la disassuefazione, tutelare i fumatori passivi, proteggere l'ambiente dagli scarti e unire tutte le azioni per massimizzare l'efficacia». Il voto di approvazione all'unanimità è seguito agli interventi dei consiglieri Leonardi (Fd'I), Maggi (M5s), Bisonni, Malaigia (LN), Micucci (Pd),Volpini (Pd), Celani (FI).

MULINI STORICI AD ACQUA: CENSIMENTO, RIPRISTINO E VALORIZZAZIONE
Il censimento e la valorizzazione dei Mulini ad acqua storici. E' quanto propone la legge a firma dei consiglieri Giancarli, Zaffiri, Traversini e Celani discussa e approvata all'unanimità Consiglio regionale con 24 voti favorevoli. Introdotta dai relatori Gino Travesini (Pd) e Piero Celani (FI), la norma, che prevede un finanziamento fi 30.000 euro per il 2020 e di 100.000 euro per il 2021, incentiva la conoscenza e la fruizione turistica di questi edifici, riconoscendo il valore storico a quelli costruiti prima del 1900. «Una legge, frutto di un lavoro di squadra – ha evidenziato Traversini - che punta alla conservazione e alla valorizzazione dei mulini. Molti sono ancora funzionanti, altri hanno bisogno di interventi di recupero, per questo il censimento sarà fondamentale». Per Celani «è una legge semplice, ma importante perché tende a far memoria non soltanto di un manufatto, ma di una civiltà, quella rurale, che tanto ha dato al nostro territorio. E' una nuova opportunità per il turismo, ma anche per l'agricoltura con la produzione di farine biologiche di qualità». Sono intervenuti nel corso della discussione i consiglieri Giancarli (Pd) e Zaffiri (Ln), primi firmatari della proposta, e il consigliere Giorgini (M5s).

SESSIONE ISPETTIVA
Nel corso della sessione ispettiva l'assessore al bilancio Fabrizio Cesetti ha risposto all'interrogazione "Attivazione risorse a favore degli Organismi che svolgono attività teatrali amatoriali" a firma del consigliere Andrea Biancani (Pd), assicurando che anche nel 2019 sarà confermato il finanziamento di 50mila euro alle associazioni e ai festival di teatro amatoriale. Al quesito della consigliera regionale Romina Pergolesi (M5s) "Ricostruzione post sisma dell'Ospedale Vittorio Emanuele II di Amandola" ha risposto l'assessore Sciapichetti, descrivendo la progettazione del nuovo ospedale, le fasi di ripristino della vecchia struttura e le motivazioni che hanno portato allo spostamento dell'Unità operativa di Medicina Generale in una struttura provvisoria.
(l.v.)
Mercoledì 20 Febbraio 2019